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Messaggio di Renzi a Conte: "Servono voti, non veti". Il piano del campo largo
27-08-2024, 08:40
Prove di campo largo nel centrosinistra, interviene il leader di Italia Viva Matteo Renzi con una intervista al Corriere della Sera che parla del più recalcitrante dei possibili alleati, Giuseppe Conte. «Ha avuto un'estate difficile. È stretto tra l'incudine Grillo, che potrebbe sfiduciarlo, e il martello Travaglio, che lo sogna alleato della Meloni. Con me ha un conto aperto perché mi ritiene 'colpevole' della sua sostituzione con Draghi: responsabilità che mi prendo volentieri, con grande orgoglio. Ma ora il tema è il futuro. E per il futuro servono voti, non veti». E all'accusa dell'ex premier che Italia Viva faccia perdere voti alla coalizione, Renzi replica: «È vero il contrario. I nostri voti non sono tanti, ma sono decisivi nei collegi marginali, dove il risultato si gioca sull'1-2%. Per questo ha ragione Elly Schlein a tenere tutti insieme e ha torto chi mette veti: dovrebbe bastare il fallimento di Enrico Letta nel 2022 per capire che vince chi si allea, non chi fa le pulci ai propri compagni di strada. La Meloni ha capito il valore della nostra mossa: non a caso ha passato agosto a farci attaccare dai suoi». Secondo il leader del Movimento 5 Stelle Kamala Harris e Donald Trump pari sono… «La posizione in politica estera di Conte è imbarazzante per il Pd ma anche per parte dei 5 Stelle o della sinistra radicale. Chi si definisce progressista non può stare con Trump contro la Harris. Lo ha spiegato Bonaccini proprio sul suo giornale ieri e ho apprezzato l'uscita di molti amministratori locali, a cominciare dal sindaco di Bari Vito Leccese. Proprio la convention di Chicago è il modello per superare le divisioni», «per vincere si mettono insieme anche storie radicalmente diverse. Negli Stati Uniti l'hanno capito e se la giocano. In Italia noi ci proviamo: se non ci riusciamo vincerà di nuovo la Meloni con i Salvini, i Vannacci, i pistoleri e compagnia brutta». Le accuse di aver complottato con i magistrati contro Arianna Meloni l'hanno amareggiata? «No. Le barzellette non mi amareggiano mai. Al massimo non fanno ridere, come questa. Abbiamo capito solo dopo che attaccare me sul complotto era l'ennesima arma di distrazione di massa, anzi di masseria: deve essere stato un Ferragosto difficile quello pugliese per la famiglia della premier. Ma io come è ovvio non c'entro niente».
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