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Minacce ProPal a Israele: "Azioni armate" in Italia e in altri Paesi, la lettera choc a Tajani
14-11-2024, 11:10
Un clima incandescente segnato da odio antisemita e minacce crescenti contro Israele. L'ultimo inquietante segnale è una "lettera di avvertimento" fatta recapitare per posta ordinaria al ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nel foglio scritto al computer, di cui Il Tempo ha preso visione, vengono annunciate vere e proprie azioni armate - in Italia e in altri Paesi del mondo - in luoghi legati agli interessi dello Stato ebraico a partire da domani, venerdì 15 novembre, come forma di "resistenza" per il popolo palestinese. Un proclama agghiacciante che, è prevedibile, sarà oggetto di opportune verifiche da parte delle forze ordine, così come il nome indicato come mittente sulla busta, tale Ferrari. La lettera è aperta da un simbolo che mostra dei palestinesi armati e la dicitura "Global movement against the nazi-zionist state of Israel for the liberation of Palestine". "Un avvertimento alle autorità dei paesi che sostengono l'entità sionista israeliana, Stati Uniti d'America, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, alla luce del silenzio globale e del sostegno illimitato al crimine di genocidio contro il popolo palestinese", si legge nel messaggio del "movimento globale per la liberazione della Palestina che si oppone allo stato terrorista nazi-sionista di Israele". Nel documento lo Stato ebraico viene accusato di crimini contro il popolo palestinese e viene annunciata una risposta armata: "Abbiamo formato gruppi di persone di tutte le nazionalità del mondo per difendere i diritti dei palestinesi. Di conseguenza, dichiariamo che a partire dal 15 novembre 2024 utilizzeremo la forza armata per colpire tutti gli interessi dello Stato terrorista di Israele", è la minaccia diretta contenuta nella lettera che indica anche possibili obiettivi degli attacchi, come "ambasciate, i suoi musei e tutte le sue attività e raduni in tutto il mondo". Nella comunicazione viene chiesto ai governi di Usa, Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia, di "smettere di sostenere politicamente, economicamente e militarmente lo stato terrorista nazi-sionista di Israele e ad adottare una posizione di neutralità. Esortiamo inoltre le vostre forze e tutti gli individui associati a questa entità a evacuare le loro posizioni per la loro sicurezza". Minacce terribili e inaccettabili che andranno valutate a fondo nella loro attendibilità e che ci danno la misura della spirale d'odio che sta circondando Israele.
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