s

Montanari choc, superata la linea rossa: “Meloni complice del genocidio a Gaza”
Oggi 23-09-25, 10:22
Non passa praticamente giorno senza che Giorgia Meloni e l'esecutivo di centrodestra dai lei guidato non vengano attaccati da esponenti della sinistra progressista. L'ultima delicata questione divenuta terreno di scontro politico è la guerra a Gaza. “Giorgia Meloni è complice di un genocidio”. Ad affermarlo è stato il professor Tomaso Montanari intervenuto alla trasmissione di La7 “Otto e mezzo” di lunedì 22 settembre. “Lo è tecnicamente - ha proseguito Montanari - perché la Convenzione che l'Italia ha firmato obbligherebbe il nostro governo a fare tutto quello che può per fermare Israele. Invece continuiamo a vendergli le armi, continuiamo a bloccare le sanzioni in Europa”. Il professore ha spiegato che fare pressioni sul nostro governo è “una dinamica democratica”. “Chiedere in piazza al nostro governo di rispettare la Costituzione è l'essenza della democrazia. È quello che è successo oggi, questo era lo scopo non certo gli scontri che danneggiano innanzitutto la causa palestinese perché noi qui siamo a parlare di questi deficienti (rivolti ai manifestanti violenti, ndr) invece di parlare di Israele e di Meloni complice”. “Nessuna simpatia, nessun indulgenza per nessuna violenza”, ha rimarcato lo storico dell'arte spiegando che “nessuna violenza va bene. Né quella di piccola, stupida e controproducente di Milano né quella smisurata e mostruosa di Israele”. Montanari si è detto colpito da alcuni gesti di vicinanza di cittadini ai manifestanti. Ma non manca un altro attacco alla Meloni: “Quanto a Giorgia Meloni, quella che non capiva la matrice dell'assalto ben altrimenti eversivo alla Cgil, e dei giornalisti diciamo obbedienti forse non bisogna cadere nella loro trappola. Cosa si ricorderà del nostro tempo? Gli incidenti di Milano o il genocidio di Gaza? Io credo che dobbiamo tener fissi gli occhi su quello che succede a Gaza”. Per lo storico dell'arte chi assalta le stazioni, distrugge le vetrine o si scontra con la polizia “non c'entra nulla con la causa di Gaza”.
CONTINUA A LEGGERE
3
0
0