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Solito odio di Montanari: “Da Meloni ipocrisia rivoltante”. Poi su Gaza litiga pure con Mieli
19-09-2025, 13:01
Ogni occasione è buona per i progressisti per attaccare Giorgia Meloni e il suo governo. L'ultimo affondo verbale contro la premier arriva dal professor Tomaso Montanari che al programma di La7 “Piazzapulita”non le ha lesinato pesantissime critiche sulla delicata questione della guerra a Gaza. "Meloni è di una ipocrisia rivoltante. Mentre lei diceva queste cose, Raffaele Fitto bloccava le sanzioni della Ue a nome dell'Italia. Sanzioni ridicole ma che erano meglio di nulla, erano l'inizio”. Montanari afferma che l'Italia “continua a vendere le armi ad Israele. Continuiamo ad avere rapporti di ogni tipo. Andrebbe denunciata l'alleanza con Israele”. Non solo. Perché il saggista e storico dell'arte ricorda che l'Italia ha sottoscritto una convenzione contro il genocidio che obbliga il Paese a prevenirlo. Per rimarcare questo punto Montanari ricorda che esiste la legge firmata da Moro nel '67 che punisce l'apologia di genocidio. “Quale sarebbe - si chiede Montanari - il numero accettabile di morti?”. “Il governo - ha proseguito - ha trascinato l'Italia nel crimine internazionale più grave dai tempi del Maresciallo Graziani del nostro colonialismo". Non solo Meloni. Perché lo stesso Montanari ha poi avuto un durissimo scontro con Paolo Mieli sempre in merito alla questione israelo-palestinese: il primo si è più volte rifiutato di parlare di genocidio, il secondo lo ha accusato di negazionismo. Poi lo scontro: “Si può dire che gli asini volano…”, “Perché sei offensivo? Io non ti ho offeso”. Mieli, però, prova a controreplicare spiegando che “ci sarà un momento in cui riconoscerò che è genocidio quando come negli altri genocidi del Novecento si potrà misurare…”. A quel punto il professore lo interrompe chiedendo al giornalista: “Da che numero in su lo considererai genocidio? Quanti ancora devono morire per fartelo dire?”. Il dibattito prosegue. Mieli si chiede: “Perché è così importante arroccarsi su una parola quando ci potremmo battere tutti uniti per arrivare alla pace?”. Il botta e risposta tra Mieli e Montanari sulla situazione a Gaza continua. Il giornalista rilancia. “Lì sono due eserciti. L'esercito di Hamas… e l'esercito israeliano che hanno messo in mezzo un popolo e che hanno provocato 20mila morti fra i bambini…”. Montanari, però, non ci sta: “Alla pari? Alla pari?”. "Direi che ha cominciato Hamas", sbotta il giornalista. "Quando? Nel '48? Questa è propaganda", ha infine replicato Montanari.
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