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Morrone a raffica su Marinelli e la cine-sinistra: "Avete rotto il c...", attacco clamoroso
Ieri 21-05-25, 18:44
Un attacco frontale al solito circoletto di attori e registi "de sinistra" che dominano il cinema italiano all'insegna dell'amichettismo. È quello di Michele Morrone, attore noto per tante serie tv e film anche internazionali, che dopo l'intervista a Francesca Fagnani per Belve arricchisce il suo pensiero con un post su Instragram che prende di mira, tra gli altri, anche Luca Marinelli paladino della cinesinistra. "Ringrazio con il cuore Francesca Fagnani per avermi dato l'opportunità di esprimere un concetto a me molto caro. Ciò che ho detto ieri sera al programma 'Belve' è un pensiero che ho da tempo e credetemi, non solo il solo. Non mi sento parte di un cinema, quello italiano, che se la canta e se la suona da solo, pieno zeppo di pregiudizi nei confronti dei 'diversi', che se non hai studiato alla Silvio D'amico o al centro sperimentale non sei nessuno, se non la pensi con il cuore a sinistra sei solo un fascista, se non usi scarpe Clark e non dai l'idea di essere trasandato, non sei un vero attore", scrive Morrone. Gli attori italiani, inoltre, non possiedono "l'umiltà delle star hollywoodiane, che hanno gli Oscar mica i David", ma "si sentono Dei scesi in terra con il lusso di fare la morale". Poi rincara la dose. "Avete rotto il ca**o – scrive in un post su Instagram – pregiudizi di artisti che fanno i finiti inclusivi democratici, sinistroidi che dopo aver preso un ca**o di David si sentono Dei scesi in terra e si concedono il lusso di fare della morale di sinistra non perché tengono veramente al loro paese, ma semplicemente perché fa figo fare l'attore impegnato nel sociale e nella politica".E ancora: "Tristi e finti poeti maledetti ubriachi di Rimbaud e Baudelaire, ma con lussuosi appartamenti e villini al mare (Rimbaud non c'aveva na lira). Siete più tristi delle vostre stesse idee", Poi la bordata a Marinelli: "Gente che 'si sente male e ha sofferto' per aver interpretato il ruolo del Duce, ma che, come per magia, si riprende molto bene da questo tumulto dopo aver incassato 1,5/2 milioni di euro. Patetici". "Se davvero volete fare i rivoluzionari – conclude – i Che Guevara 2.0 de noialtri, smettete di fare gli attori, lasciate stare il cinema e scendete in politica, candidatevi e provate veramente a cambiare qualcosa in questo paese, perché dei discorsetti post premiazione David di Donatello. Ci siamo rotti bellamente il ca**o". è l'asalto finale al fortino della cinesinistra. .
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