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Nainngolan nega tutto: "Ha collaborato con la polizia". L'arresto e le accuse
27-01-2025, 17:45
Radja Nainggolan è stato arrestato in Belgio con l'accusa di traffico di droga dal Sudamerica. La notizia data dai media belgi ha scosso il mondo del calcio: il 36enne ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter è accusato dalla Procura di Bruxelles di essere coinvolto nell'importazione di cocaina dal Sudamerica al porto di Anversa e nella sua ridistribuzione in Belgio. La polizia federale belga ha eseguito una trentina di perquisizioni domiciliari a Bruxelles e ad Anversa e l'ex nazionale dei Diavoli Rossi è stato subito interrogato dai magistrati. Sorpresa è stata espressa dal nuovo club di Nainggolan, il Lokeren-Temse, a cui il 'Ninja' era da poco approdato da svincolato. La società della serie B belga ha fatto sapere di aver appreso la notizia dell'arresto dalla stampa, dopo che non si era presentato all'allenamento mattutino. Lo scorso weekend, tra l'altro, Nainggolan, aveva esordito nel Lokeren-Temse segnando un gol direttamente da calcio d'angolo. Il club ha spiegato di non e di non voler prendere posizione nel rispetto del principio della presunzione di innocenza. «L'arresto di Nainggolan fa parte di un'indagine più ampia sulla criminalità organizzata, incentrata sulla distribuzione di cocaina in Belgio», ha fatto sapere la procura federale. Il calciatore nega le accuse e ha collaborato con la polizia, afferma Omar Souidi, legale di Nainggolan. In attesa della decisione del giudice istruttore, se vorrà vedere o meno Nainggolan, Souidi ha spiegato che il suo assistito è stato «correttamente interrogato dalla polizia. Ha collaborato bene e ha risposto alle domande» e «nega formalmente il suo coinvolgimento nel traffico di droga». L'avvocato si è detto anche ottimista, «mi aspetto che torni in campo a Lokere-Temse il prima possibile». Il centrocampista 36enne «è menzionato nel fascicolo. Ma per essere chiari: non è ancora stato incriminato. Solo perché il mio cliente deve rispondere ad alcune domande non significa che abbia nulla a che fare con esso». La casa di Nainggolan è stata una delle abitazioni perquisite ma lui al momento non era presente: «Era con la sua ragazza. Ma ha iniziato spontaneamente a offrirsi alla prima richiesta». Nainggolan «è un giocatore di calcio, non è un criminale» ha detto ancora il legale sottolineando quindi cosa possa significare per lui «un interrogatorio del genere, per ore» e quanto «faccia una grande impressione su un ragazzo come il mio cliente. Ovviamente non è un'attività piacevole».
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