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Napoli: 18enne ucciso per errore, per Valda ergastolo confermato in appello
Oggi 01-12-25, 19:31
Ergastolo confermato anche in appello per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell'omicidio di Francesco Pio Maimone, 18enne ucciso sul lungomare di Napoli nella notte tra il 19 e 20 marzo 2023. Maimone fu raggiunto da un colpo di pistola esploso durante una lite tra due gruppi di giovani, scoppiata poco distante dal punto in cui si trovava assieme ad alcuni amici e alla quale era totalmente estraneo. La Corte di assise di appello di Napoli, accogliendo la richiesta della Procura generale, ha anche confermato le condanne per altre quattro persone, tra le quali la cugina e la nonna di Valda, condannate rispettivamente a 2 anni e 6 mesi e a 4 anni di reclusione. Prima della lettura della sentenza, Valda ha fatto giungere in aula una sua lettera, la seconda nel giro di un mese, con la quale ha chiesto perdono per quanto accaduto. "Non sono fiero di quello che ho fatto, non sono un fenomeno", ha scritto il 21enne che si è idealmente rivolto ai suoi coetanei: "Uscite e andate a divertirvi". Parole che non hanno convinto i genitori di Maimone, assistiti dall'avvocato Sergio Pisani, incapaci di trattenere le lacrime quando il giudice ha letto la sentenza che ha confermato l'ergastolo per l'assassino del figlio. L'omicidio di Francesco Pio Maimone è avvenuto nella zona degli chalet di Mergellina, luogo particolarmente frequentato dai giovani in particolare nelle sere del fine settimana. I destini dei due ragazzi, omonimi ma dalle storie personali molto diverse, si sono incrociati nella notte tra il 19 e il 20 marzo 2023, quando Maimone, originario del quartiere Pianura, zona occidentale della città, era in compagnia di un gruppo di amici; a poca distanza è esplosa una lite tra due gruppi di ragazzi, tra questi Francesco Pio Valda, all'epoca dei fatti 19enne, considerato vicino all'omonimo gruppo criminale legato al clan Aprea attivo nel quartiere Barra, zona orientale della città. Durante la lite, scoppiata per una scarpa griffata calpestata inavvertitamente da qualcuno, è partito un colpo di pistola che ha ucciso il 18enne sul colpo. Le rapide indagini della Squadra mobile di Napoli, coordinata dalla Dda partenopea, hanno permesso di scoprire che a fare fuoco era stato Valda. Nel corso delle indagini è emerso il coinvolgimento di diverse persone per favoreggiamento, tra cui parenti di Valda come la cugina e la nonna, che hanno aiutato il 21enne a nascondersi e a liberarsi dell'arma utilizzata. La morte di Francesco Pio Maimone, aspirante pizzaiolo, incensurato ed estraneo a qualunque dinamica criminale, ha fortemente scosso l'opinione pubblica. Il Comune di Napoli ha intitolato alla sua memoria "La casa della cultura e dei giovani", struttura a disposizione dei gruppi giovanili del quartiere Pianura per le loro attività, ospitata in un edificio di tre piani in via Grottole.
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