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Neonata rapita, scarcerato il marito di Rosa Vespa: "Era all'oscuro di tutto"
24-01-2025, 14:12
Si sono svolti nel carcere di Cosenza gli interrogatori di garanzia per Rosa Vespa e Aqua Moses Omogo Chidiebere, la coppia di coniugi arrestata per aver rapito una neonata da una clinica privata, lo scorso 21 gennaio. Ascoltati dal gip Claudia Pingitore, alla presenza del pm Antonio Bruno Tridico e dei difensori, gli avvocati Gianluca Garritano e Teresa Gallucci, i due hanno risposto alle domande e fornito la propria versione dei fatti. In particolare, la donna si è assunta ogni responsabilità dell'accaduto, mente il marito ha ribadito di essere all'oscuro di tutto e di essere stato convinto, fino all'arrivo della polizia, che il figlio rapito fosse suo. L'interrogatorio dei due, indagati per sequestro di persona, è durato circa tre ore. Secondo quanto ricostruito, l'uomo non avrebbe partecipato al rapimento della piccola Sofia. Il pubblico ministero ha chiesto la sua scarcerazione e il gip del tribunale di Cosenza ha ordinato l'immediata liberazione del nigeriano. Un vero e proprio colpo di scena, quello anticipato dal Corriere della sera. La moglie, invece, resta in carcere. Insomma, Vespa avrebbe orchestrato il rapimento ingannando anche il marito sostenendo falsamente di aver dato alla luce un bambino, un maschio a cui aveva dato il nome Ansel. L'uomo avrebbe creduto alla versione della moglie, anche sulla gravidanza simulata. Come si spiega la sua presenza nelal clinica del centro di Cosenza, documentata dalle telecamere? Per la procura Chidiebere credeva veramente di andare a prendere il suo primogenito. "È davvero provato da tutta la vicenda ma ha confermato che non si era mai accordo di nulla: la moglie gli mostrava il pancione»", ha spiegato a LaPresse l'avvocato Gianluca Garritano. Rosa Vespa non ha saputo spiegare le ragioni del suo gesto. La 51enne ha risposto al gip in sede di udienza di convalida, escludendo qualunque responsabilità del marito 43enne, nel rapimento della neonata. La donna, assistita dall'avvocato Teresa Gallucci, ha raccontato di aver finto una gravidanza per 9 mesi ingannando anche il marito e ha precisato di non aver voluto fare del male a nessuno. Su quanto da lei commesso non ha saputo darsi una risposta logica, mentre sulla dinamica dell'accaduto ha fornito alcuni particolari sui quali proseguono le indagini. L'avvocato Garritano ha fatto sapere di aver chiesto l'applicazione di una misura meno afflittiva rispetto alla custodia in carcere, per la quale il gip si è riservato di decidere, e l'autorizzazione a sottoporre la 51enne a una visita in carcere da parte di un medico specializzato in psichiatria, richiesta alla quale il pm non si è opposto.
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