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Nobel per la pace a Machado, leader anti-Maduro. E lei lo dedica a Trump
Ieri 10-10-25, 22:23
"Una paladina della pace coraggiosa e impegnata, una donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un'oscurità crescente". È la motivazione che ha spinto il Comitato norvegese per il Nobel ad assegnare alla leader dell'opposizione venezuelana Maria Corina Machado il Premio per la pace 2025. Un riconoscimento conferitole per "un instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia". "Sono sotto shock, non ci posso credere", è stata la reazione di Machado al telefono in un video postato da Edmundo Gonzalez Urrutia, candidato alle presidenziali del 2024 contro Nicolas Maduro dopo che la leader dell'opposizione era stata esclusa dalle elezioni. Machado, fondatrice del partito politico liberale Vente Venezuela, è stata deputata dell'Assemblea Nazionale dal 2011 al 2014 e in più occasioni ha denunciato le violazioni dei diritti umani e le manipolazioni elettorali nel Paese. In seguito al raggiungimento dell'accordo tra Israele e Hamas sul piano di pace Usa per Gaza, da più parti si sono alzate voci a sostegno di una vittoria del presidente Donald Trump, che in diverse occasioni ha dichiarato di meritare il riconoscimento. Il Comitato per il Nobel, ha chiarito il presidente Jorgen Watne Frydnes, "riceve ogni anno migliaia di lettere e prende le sue decisioni in una stanza piena di coraggio e integrità" e la sua decisione si basa solo "sul lavoro e la volontà di Alfred Nobel". Machado "soddisfa tutti e tre i criteri stabiliti nel testamento di Alfred Nobel per la selezione di un vincitore del premio. Ha unito l'opposizione del suo Paese. Non ha mai vacillato nel resistere alla militarizzazione della società venezuelana. È stata ferma nel suo sostegno a una transizione pacifica verso la democrazia", ha evidenziato in una nota il Comitato, che è finito nel mirino di Washington. "Il presidente Trump continuerà a stringere accordi di pace, a porre fine alle guerre e a salvare vite umane. Ha un cuore umanitario e non ci sarà mai nessuno come lui in grado di spostare montagne con la sola forza di volontà", ha attaccato via social Steven Cheung, direttore della comunicazione della Casa Bianca, "il Comitato ha dimostrato di anteporre la politica alla pace". Critiche anche dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, per cui "il Comitato per il Premio Nobel parla di pace: il presidente Donald Trump la sta rendendo possibile. I fatti parlano da soli. Il presidente Trump se lo merita". E dal Cremlino: per il presidente russo Vladimir Putin, l'autorevolezza del Premio Nobel per la pace è andata "in gran parte perduta", anche se "non spetta a me giudicare". Machado, da parte sua, ha definito il premio un "riconoscimento della lotta di tutti i venezuelani" e lo ha dedicato "al popolo sofferente del Venezuela e al presidente Trump per il suo decisivo sostegno alla nostra causa", "siamo alle soglie della vittoria e oggi, più che mai, contiamo sul presidente Trump, sul popolo degli Stati Uniti, sui popoli dell'America Latina e sulle nazioni democratiche del mondo come nostri principali alleati per raggiungere la libertà e la democrazia". Lo stesso Trump avrebbe poi telefonato a Machado per congratularsi.
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