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Nuovo testimone demolisce l'alibi di Sempio: cosa rivela sullo scontrino
Oggi 22-10-25, 07:24
Un nuovo testimone nell'indagine sull'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco mina l'elemento cardine dell'alibi di Andrea Sempio. "La storia di quello scontrino non è come è stata raccontata", dice il nuovo personaggio ascoltato degli inquirenti pavesi che nelle ultime ore sono risaliti a una persona "informata sui fatti" che è stata interrogata sul famoso biglietto del parcheggio di Vigevano, conservato per oltre un anno in casa Sempio e poi mostrato agli investigatori. Lo scrivono Corriere della sera e Repubblica. Ticket che nella prima indagine su Sempio dieci anni dopo l'omicidio, da parte degli inquirenti di Pavia e ora al centro dell'inchiesta della procura di Brescia con l'ex procuratore Mario Venditti indagato per corruzione, aveva permesso l'archiviazione dell'amico di Marco Poggi. Il ticket pagato alle 10.18 del giorno del delitto a Vigevano per la nuova inchiesta di Pavia di Fabio Napoleoni sarebbe un elemento "sospetto" e lo stesso Massimo Lovati, ex avvocato di Sempio, lo aveva definito falso. Ora un nuovo testimone che ha fatto mettere a verbale che "lormai celebre tagliando esibito da Andrea Sempio come alibi per il delitto di Chiara Poggi, non può essere ricondotto all'indagato. Né ai suoi familiari, segnatamente la madre Daniela Ferrari", scrive Repubblica. Un testimone ritenuto credibile e informato sulla vicenda.
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