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Occhiuto-Tridico, urne aperte: si punta al bis in Calabria. Rush finale per i candidati
Oggi 05-10-25, 08:50
Nel centrodestra desta più preoccupazione la scelta dei candidati da far correre in Puglia, Campania e Veneto che il risultato in Calabria. Nella maggioranza la sfida Occhiuto-Tridico, infatti, è considerata poco più che una formalità. Proprio nel tentativo di sciogliere gli ultimi nodi la premier ha voluto vedere Matteo Salvini e Antonio Tajani. Due incontri separati, non a palazzo Chigi, ma in un luogo «neutro». La pista dei civici che inizialmente avrebbe potuto sbrogliare la matassa sembra essere stata accantonata dopo alcuni sondaggi, che sarebbero stati commissionati ad Alessandra Ghisleri. «C'è un ultimo sondaggio da valutare e poi si decideràha dichiarato l'eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello - vedremo se gli intervistati preferiscono un'ipotesi civica o politica:si può dire che siamo in dirittura d'arrivo ma aspettiamo quest'ultimo passaggio». Se fosse accantonata la questione civici tornerebbe in pole la candidatura del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli di FdI come sfidante in Campania di Roberto Fico. Mentre in Puglia si sfila il deputato di Forza Italia Mauro D'Attis e sembra confermata la scelta di Luigi Lobuono per contendere la guida della Regione all'ex sindaco di Bari Antonio Decaro. Molto meno complessa la partita del Veneto dove il favorito per il dopo Zaia rimane il leghista Alberto Stefani, vice segretario del Carroccio. Anche se ieri Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy, ha voluto chiarire come chiunque «sarà il candidato, a qualunque forza politica della coalizione appartenga, dovrà tener conto che il ruolo guida nel Veneto ormai la abbiamo noi: Fratelli d'Italia». Ma torniamo alle regionali in Calabria. Gli aventi diritto al voto sono circa 1, 9 milioni, distribuiti in tre circoscrizioni (Cosenza e provincia Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e province- Reggio Calabria e provincia). Nel numero complessivo degli aventi diritto al voto rientrano anche i cittadini calabresi iscritti nel registro Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) e quelli domiciliati in altre regioni per motivi di lavoro, studio o altro. Si tratta di oltre 400 mila persone che per votare dovrebbero recarsi nel proprio comune di residenza, poiché la legge elettorale regionale non consente il voto in un comune diverso. Questo ovviamente incide sul dato dell'affluenza, nelle ultime tornate elettorali regionali stabile al 44%, considerato che solo poche migliaia di cittadini rientrano per il voto. Gli elettori potranno votare solo per il candidato presidente, per un candidato presidente e una lista collegata, oppure solo per una lista: in quest'ultimo caso il voto sarà automaticamente attribuito anche al candidato presidente collegato. Non è invece previsto il voto disgiunto, e cioè la possibilità di scegliere un candidato presidente e una lista che sostiene un altro candidato alla stessa carica. Sarà inoltre possibile esprimere fino a due preferenze per i candidati al Consiglio regionale (in Calabria i consiglieri sono 30, più il presidente della Giunta), a condizione che siano di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza sarà annullata. Lo scrutinio inizierà domani, subito dopo la chiusura dei seggi. Il leader della Lega non ha alcun dubbio e ha annunciato che domani dalla Calabria «arriverà un segnale fortissimo». E ancora: «Ho incontrato moltissimi sindaci, tra i quali il sindaco di Villa San Giovanni, di diverso colore politico del mio, che ha fatto ricorso contro il Ponte, che però aspetta da trent'anni un porto e il recupero del lungomare. Sono stato anche sul cantiere per la realizzazione della bretella di collegamento tra Reggio e l'aeroporto, che aspetta da 15 anni di essere realizzata, quindi, una campagna elettorale molto concreta e lunedì arriverà anche dalla Calabria - ha concluso - un fortissimo segnale per tutto il resto d'Italia».
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