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Open Arms, Salvini assolto: "Ha vinto l'Italia". Meloni: "Proseguiamo insieme"
20-12-2024, 22:04
Matteo Salvini abbraccia la compagna Francesca Verdini e un forte applauso dei leghisti arrivati nell'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo saluta la sentenza di assoluzione per il processo Open Arms. Poi ai cronisti che lo attendono fuori dal tribunale, il vicepremier e leader della Lega dice sorridente: "È una sentenza che non assolve solo Salvini, ma un'idea di Paese. Chi usa gli immigrati per fare politica oggi ha perso, oggi torna in Spagna con le mani in saccoccia". E ancora: "È una bellissima giornata per l'Italia. Da domani torno a lavorare in ufficio con passione e grinta. Sono felice, dopo tre anni ha vinto il buonsenso, ha vinto la Lega, ha vinto l'Italia, ha vinto il concetto che difendere i confini e contrastare scafisti e trafficanti non è un reato ma un diritto. Vado avanti ancora più determinato di prima". Quindi, confessa: "Ero tranquillo, ma non li augurerei a nessuno i 30 secondi che mi ha regalato la sinistra mandandomi a processo". Il verdetto dei giudici di Palermo attira gli immediati commenti degli alleati di centrodestra. La premier Giorgia Meloni twitta: "Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine. Una grande notizia. Proseguiamo insieme, con tenacia e determinazione, per combattere l'immigrazione illegale, il traffico di essere umani e difendere la sovranità nazionale. Evviva!". E il vicepresidente del Consiglio e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, commenta: "Sono felice che il ministro Salvini sia stato assolto. Giustizia è fatta. Forza Matteo, avanti insieme per il bene dell'Italia e dei suoi cittadini!". Anche Elon Musk e i Patrioti si complimentano con il leader leghista. "Congratulazioni!", scrive il numero uno di Tesla su X. Poi al suo referente in Italia, Andrea Stroppa, che scrive: "Salvini è stato assolto. Ritornerà a fare il ministro dell'Interno ora?", Musk replica: "Lo spero!". "La giustizia ha prevalso. Bravo, Matteo Salvini. Un'altra vittoria per i patrioti europei", sono le parole del premier ungherese, Viktor Orban. Mentre Marine Le Pen del Rassemblement National si dice "molto sollevata nell'apprendere che il nostro amico Matteo Salvini è stato assolto. Ha dovuto sopportare mesi di procedimenti giudiziari semplicemente per sostenere la volontà democratica del popolo italiano. Il mio pensiero affettuoso va a lui e alla sua famiglia che finalmente esce da questo lungo incubo". E, ancora, i leader di Vox, Santiago Abascal, sottolinea: "Complimenti, Matteo! Proteggere le nostre nazioni non è un crimine, ma un dovere come patrioti. Andiamo sempre avanti". Anche il Carroccio può esultare. Militanti e sostenitori si radunano per festeggiare in via Bellerio a Milano, mentre all'interno è in corso la prima seduta del nuovo consiglio nazionale della Lega Lombarda a guida Massimiliano Romeo e l'assoluzione viene accolta con applausi. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, confida ai cronisti alla Camera: "Ho appena sentito Salvini, sono contento per lui e per lo Stato italiano. C'è voluto il suo coraggio per ribadire un principio che sembra elementare e che tutti devono rispettare". Fra gli altri, Roberto Calderoli, ministro degli Affari regionali e delle autonomie, rimarca: "Sono lieto, e per nulla sorpreso, dell'assoluzione: non mi aspettavo un altro esito, semplicemente perché non lo ritenevo in alcun modo possibile. Contentissimo per l'amico Matteo, sapendo quale peso umano si sia tolto dalle spalle". Di tutt'altro avviso i leader dell'opposizione. "La nostra critica alle scelte di Meloni e Salvini, oggi come ieri, è tutta politica e non cambia di un millimetro perché è sulla politica che li batteremo. Le sentenze si rispettano sempre a differenza di quanto fa la destra e la nostra dura opposizione alle loro scelte continuerà", segnala la segretaria del Pd, Elly Schlein. E il presidente del M5S, Giuseppe Conte, puntualizza: "Prendiamo atto di questa sentenza, va rispettata. Secondo me, sulle politiche migratorie bisogna essere concreti, bisogna lavorare a livello europeo. Ovviamente la tutela dei diritti fondamentali delle persone va sempre tenuta presente". Matteo Renzi, leader di Italia viva, ragiona: "Meglio così, è giusto e doveva finire così. La nostra posizione è sempre stata che occorre difendersi nel processo non dal processo. E adesso finalmente possiamo chiedere che l'immigrazione sia affrontata in modo più serio, non spettacolarizzato". A detta di Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e deputato di Avs, "non cambia di una virgola il nostro giudizio politico sulle scelte di allora, sulle scelte di oggi".
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