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Operazione "Speculum" sul Conclave: da Agca a Orlandi un nuovo "falso" contro Becciu
Oggi 29-04-25, 08:20
Sembra un romanzo di Dan Brown, ma quello che è accaduto nelle ultime settimane, da quando Papa Francesco è finito al Gemelli fino alla morte il lunedì dell'Angelo, è una guerra tra corvi e colombe, a colpi di documenti ben fabbricati e messaggi «classificati» per tentare di arginare le prove di un complotto, con la stessa attività di dossieraggio che prima ha armato lo scandalo del cardinale Angelo Becciu e che, alla desecretazione delle chat omissate del processo del secolo, ha tentato di disinnescare la mina che avrebbe potuto coinvolgere chi, dalla Santa Sede, ha costruito quell'inchiesta contro il cardinale, all'epoca a capo della Segreteria di Stato. C'è una nota dei servizi segreti del Papa che tocca il team difensivo dell'altra protagonista del caso Becciu, la manager sarda Cecilia Marogna. Un file inviato da un generale delle forze armate italiane al procuratore in atti dell'imputata, Riccardo Sindoca, all'indomani della desecretazione delle chat, che delineano la costruzione del caso Becciu, tra il promotore di giustizia vaticano, Alessandro Diddi, Genoveffa Ciferri, amica del grande accusatore monsignore Alberto Perlasca e Francesca Chaouqui, la pr a cui Bergoglio aveva affidato la sua indagine personale e che a Il Tempo ha smentito qualsiasi conversazione con gli inquirenti. Accertamenti sul cardinale e su tutti i protagonisti della compravendita del palazzo di Londra, confluiti nel fascicolo sul processo del secolo coordinato da Diddi, lo stesso magistrato che ha aperto, dopo quarant'anni, l'inchiesta su Emanuela Orlandi, voluta anche questa dal Pontefice. E spunta ora la nota che lega con un filo rosso i due casi. Si tratta di un'integrazione riservata, classificata «Vaticano SR/Delta/24» e datata 19 giugno 2024, ma trapelata solo nei giorni in cui quelle chat su Becciu stavano per diventare pubbliche, ovvero il 16 aprile scorso. La nota, che il procuratore di Marogna riceve dal generale, sarebbe transitata attraverso i servizi segreti francesi. L'oggetto è «Riapertura dossier "Operazione Speculum" - Missione Sindoca/ Coordinamento con ex terrorista Ali Agca», l'attentatore turco di Papa Wojtyla che aveva chiesto alla Commissione parlamentare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori di essere audito. E Sindoca, che in passato ha lavorato per i Servizi e che, oltre a rappresentare Marogna, è il portavoce di Agca, proprio nella data indicata dal documento si trovava con la famiglia in Turchia, a casa del lupo grigio. Nel dossier, che Sindoca contattato da Il Tempo bolla come un «falso autentico» visto che riporta con esattezza i suoi codici classificati e ad esclusiva conoscenza degli 007 vaticani, si legge che «a seguito della riattivazione del dossier ORL/81, e della crescente pressione mediatica sulla Santa Sede in merito al caso Orlandi, la Direzione Comunicazioni Occulte Vaticane (DCOV) ha autorizzato l'invio dell'agente operativo Riccardo Sindoca in missione riservata presso Istanbul, con incarico di costruire una pista narrativa alternativa, coerente con l'operazione di depistaggio nota come "Speculum". La missione», continua il documento, «ha incluso un incontro riservato con l'ex terrorista turco Ali Mehmet Agca, già autore del tentato attentato a Giovanni Paolo II e figura chiave all'interno del gruppo paramilitare ultranazionalista Bozkurtlar (Lupi Grigi). L'incontro si è svolto presso una località protetta nei pressi del quartiere Uskudar, con intermediazione di soggetti non statuali». L'X file vaticano fissa anche gli obiettivi: «Ottenere da Agca una dichiarazione retrodatata, utile a sostenere una narrazione parallela secondo cui Manuela (anziché Emanuela, ndr) Orlandi sarebbe stata sequestrata nel 1983 da cellule filo-iraniane per scambiare prigionieri politici, transitando successivamente per un appartamento sicuro in Turchia. La dichiarazione è stata fornita in cambio di immunità spirituale, compenso e garanzia di pubblicazione su canali mediatici affiliati». Infine la nota sottolinea come «la missione, classificata "Delta-GRAVIS" è attualmente in fase di elaborazione narrativa a cura dell'Ufficio Stampa Ombra e della Commissione Storico-Dottrinale Vaticana. L'operazione è considerata ad alto rischio etico, ma necessaria per la protezione dell'istituzione petrina e la disattivazione di ipotesi più pericolose a livello di opinione pubblica internazionale». Il tutto firmato O.P., un funzionario pontificio di livello speciale dell'Area Crisis. «È una nota delirante, che arriva senza dubbio dall'interno delle Mura Leonine e che ricevo nei giorni in cui stavano uscendo le chat che delineano il complotto contro Becciu e la Marogna, di cui sono procuratore in atti», ha detto Sindoca. «Così come lo sono di Agca, che voleva contribuire alla verità sulla scomparsa della Orlandi. Cui prodest? infangare me, che sono il rappresentante dei due protagonisti dei fascicoli più scottanti coordinati da Diddi? Ora che la cruna dell'ago sul complotto si è compiuta, agiremo in tutte le sedi opportune contro questo dossieraggio». Sindoca precisa infine «di non aver mai operato per alcun servizio né informativo né segreto vaticano e che i codici identificativi la mia persona sono riconducibili ad altra attività, attinente rapporti di interesse della Santa Sede». LA LEGGE VATICANA La Costituzione Apostolica «Universi Dominici Gregis» circa la vacanza della Sede Apostolica e l'elezione del Romano Pontefice promulgata il 22 febbraio 1996 da Giovanni Paolo II, nella Parte Seconda, Capitolo I (gli elettori del Romano Pontefice), l'articolo 36 recita: «Un cardinale di Santa Romana Chiesa, che sia stato creato e pubblicato in Concistoro, ha perciò stesso il diritto di eleggere il Pontefice anche se ancora non gli è stato imposto il berretto, né consegnato l'anello, né abbia prestato giuramento. Non hanno invece questo diritto i Cardinali canonicamente deposti o che abbiano rinunciato, col consenso del Romano Pontefice, alla dignità cardinalizia. Inoltre, in periodo di Sede Vacante, il Collegio dei cardinali non può riammettere o riabilitare costoro» Il complotto delle spie e quei dossier falsi, tra il caso Becciu e la scomparsa di Emanuela Orlandi. Sullo sfondo l'operazione segreta «Speculum», a caccia del lupo grigio Ali Agca, per riscrivere la storia dei grandi scandali del Vaticano.
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