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Ornella Vanoni, dalla mala a “L'appuntamento”: l'eredità infinita di una voce unica
22-11-2025, 11:40
Identificare Ornella Vanoni in una canzone è riduttivo: sono tantissimi i brani che ha condotto al successo che non basta un giorno per scriverne. Si può iniziare dalle celebri “canzoni della mala”, un repertorio popolare che tratta storie di malavita ideato fra il 1957 e '59 da Giorgio Strehler con autori che gravitavano al Piccolo di Milano, come Dario Fo, Fiorenzo Carpi e Gino Negri. Le “canzoni della mala” segnano l'esordio della cantante, deceduta ieri nella sua Milano all'età di 91 anni. Fra tutte, la celebre “Ma mi”, scritta appunto da Strehler e Carpi, in cui Vanoni cantava: “Ma mi, ma mi, ma mi, quaranta dì, quaranta nott, sbattuu de su, sbattuu de giò: mi sont de quei che parlen no!”: un testo che racconta di un ladruncolo tornato in carcere dopo la guerra, che resiste e non parla, preferendo piuttosto prenderle. Poi ci sono testi memorabili come “Senza fine” e “Che cosa c'è”, frutto del sodalizio con Gino Paoli con cui ebbe anche una lunga relazione; c'è l'invito a ricominciare con la canzone-manifesto “Domani è un altro giorno”, uscita nel 1967: una sorta di appello a tenersi stretto il domani perché può celare sempre la grande occasione, un'esortazione a non mollare mai anche se si è delusi. Forse è un po' l'anticipazione di un altro grande successo più vicino ai giorni nostri, “Imparare ad amarsi”, uscita nel 2018 su testo di Bungaro e Pacifico. Un testo che rispecchia la filosofia di vita dell'artista: ironica, allegra, dotata di humour e soprattutto libera. Tanti i brani legati a Milano, come “Innamorati a Milano”, “Milano-Roma”, “Tu mi ricordi Milano”. E poi “Dettagli”, “Vai, Valentina”, “La voglia, la pazzia, l'allegria”, “Eternità”, “Una ragione di più”, “Insieme a te”, “Più”, frutto della collaborazione con Gepy & Gepy. Ma c'è un brano che risuona oggi più che mai, complice l'uso televisivo: “L'appuntamento”, sigla di “Belve” di Francesca Fagnani. Nessuno l'ha mai interpretato come lei. Il pezzo, originariamente “Sentado à beira do caminho” di Roberto ed Erasmo Carlos, approdò al grande pubblico italiano nel 1970 con Canzonissima. Le sue canzoni hanno spesso toccato i temi della libertà femminile: “Rabbia, libertà, fantasia”, “Finalmente libera”, “Le donne liberate e l'amore”. La sua ultima canzone è “Sant'Allegria” del 2024, con Mahmood; mentre l'inedita “Senza di te”, del 1995, è uscita solo quest'anno. Ornella Vanoni, nata a Milano il 22 settembre 1934, si è spenta nella sua casa. Ha studiato dalle Orsoline, frequentato collegi in Svizzera, Francia e Inghilterra. L'ultima apparizione a Sanremo risale al 2023. Tanti gli amori: Strehler, Paoli, il marito Lucio Ardenzi da cui ebbe Cristiano. La salutiamo con le parole che Alda Merini le dedicò: “La tua voce che scalda i cuori non scalda te stessa… Il genio è un animale impaurito che scappa di casa in casa rincorso dai cacciatori che odiano la poesia”.
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