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Orsa KJ1 abbattuta, Fugatti decide nella notte. Il ministro: non è la soluzione
31-07-2024, 08:07
Poco importa che il Tar, accogliendo il ricorso delle associazioni animaliste, avesse sospeso due ordinanze di abbattimento dell'orsa KJ1 che con i suoi 22 anni è la più anziana del Trentino. Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, forte del via libera dell'Ispra e dei poteri conferitigli dalla legge del 2018 in materia di grandi carnivori, nottetempo ha firmato la condanna a morte per l'esemplare resosi responsabile di 68 incursioni ai danni di aziende agricole dell'alto Garda e di 7 incontri ravvicinati con l'uomo. L'ultimo il 16 luglio scorso quando, sopra l'abitato di Dro, il plantigrado ha aggredito un turista francese di 43 anni che faceva jogging procurandogli ferite guaribili in 20 giorni. L'orsa, individuata facilmente grazie al radiocollare e con tre cuccioli al seguito, è stata abbattuta nelle prime ore di martedì 30 luglio. Nel decreto firmato nottetempo da Fugatti vengono citate tutte le interazioni che KJ1 ha avuto con l'uomo, sette, «tutte avvenute nei mesi estivi» dal 2017 al 2024, e i «diversi danni (68) di cui è stata responsabile». I cuccioli, che sono in realtà esemplari sub adulti, sono rimasti liberi come previsto dal protocollo di gestione approntato quando venne uccisa nel 2014 un'altra orsa, sempre con cuccioli al seguito. Immediata la reazione delle associazioni animaliste e della politica. A cominciare dal ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin: «L'ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema. Comprendo lo stato d'animo degli amministratori e della popolazione - ha aggiunto - ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a un'incauta scelta di sfruttamento turistico dell'immagine dell'orso in Trentino compiuta 25 anni fa. Ho richiesto a Ispra di darmi un piano di sterilizzazione nel più breve tempo possibile. Il problema degli orsi in Trentino è molto più grande della soppressione dell'orsa KJ1 «perché c'è una presenza in sovrannumero rispetto alle stime che hanno fatto al momento della reintroduzione. È da valutare poi - aggiunge il ministro - la possibilità di utilizzare gli spray come arma di difesa e naturalmente fare in modo che non aumenti il numero di questi esemplari perché il territorio non ne può sopportare oltre». Per la presidente dell'Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell'ambiente Michela Vittoria Brambilla, il presidente della Provincia di Trento avrebbe «dato prova di crudeltà, di arroganza e di impotenza». Insorgono le associazioni animaliste, tra cui l'Enpa, che ha depositato una denuncia presso la procura della Repubblica di Trento nei confronti del presidente Fugatti per violazione dell'articolo 544 bis del Codice penale, ovvero per «uccisione di animale con crudeltà o senza necessità». Mentre anche la Lav annuncia l'intenzione di denunciare il presidente della Provincia di Trento, Leal ha chiesto un «immediato accesso agli atti» e formalizzerà anche la richiesta che venga fatto un esame necroscopico alla presenza di un esperto di parte dell'associazione.
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