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Per l'accordo Hamas-Israele manca solo il sì dell'altro Sinwar: ecco chi è
13-01-2025, 15:01
È prevista nelle prossime 24 ore la risposta di Hamas alla proposta di Israele per un accordo di cessate il fuoco a Gaza e liberazione degli ostaggi. Lo ha riferito il giornalista israeliano Barak Ravid, citando fonti secondo le quali a prendere la decisione per il gruppo militante palestinese sarà Mohammed Sinwar, fratello minore del defunto leader Yahya. «Sembra che siamo diretti verso un accordo, Israele è stato molto flessibile negli ultimi giorni su una serie di questioni, ma stiamo aspettando la risposta di Hamas e solo allora ne avremo la certezza», ha detto un funzionario israeliano. C'è infatti un altro Sinwar a guidare Hamas a Gaza dopo la morte di Yahya il 16 ottobre 2024: è il fratello minore Mohammed, impegnato a ricostruire il gruppo militante palestinese, profondamente indebolito dopo oltre 15 mesi di intensa guerra nella Striscia. Come racconta il Wall Street Journal, Mohammed Sinwar ha una cinquantina di anni e a differenza del fratello maggiore, non ha passato molto tempo nelle carceri israeliane. Si è avvicinato ad Hamas da giovane ed è considerato una 'ombra', il suo soprannome, che lavora dietro le quinte. Era vicino al capo dell'ala armata, Mohammed Deif, che Israele ritiene sia rimasto ucciso nel luglio 2024 insieme al suo vice. Dopo la morte di Yahya, la leadership di Hamas a Doha ha deciso di formare un consiglio di leadership collettivo piuttosto che nominare un nuovo capo, ma i militanti a Gaza non l'hanno accettato e ora operano autonomamente sotto il giovane Sinwar, secondo i mediatori arabi coinvolti nei colloqui con Israele. È il più alto in grado nella Striscia insieme a Izz al-Din Haddad, il capo militare nel nord di Gaza. La leadership del gruppo palestinese nella Striscia è stata decapitata, i quadri sono gravemente indeboliti e migliaia di combattenti sono stati uccisi mentre le operazioni contro i tunnel ostacolano il passaggio di armi. D'altra parte, la guerra ha anche creato una nuova generazione di volontari e ha disseminato Gaza di ordigni inesplosi che i combattenti di Hamas possono trasformare in bombe improvvisate. La campagna di reclutamento del gruppo ha visto l'arrivo negli ultimi mesi di centinaia di nuovi combattimenti, inesperti ma che con attacchi mordi e fuggi continuano a infliggere danni alle forze armate israeliane. Secondo funzionari arabi citati da Wsj, le reclute vengono assoldate con la promessa di più cibo, aiuti e cure mediche per i giovani e le loro famiglie, e facendo leva su rabbia, dolore e frustrazione.
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