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Piano Mattei. Meloni: "Strategia completa dal respiro europeo"
13-11-2025, 08:53
Il Piano Mattei come visione europea, non solo italiana, di costruzione di rapporti basati su una cooperazione alla pari tra il Vecchio Continente e l'Africa. Questo uno dei cardini dell'evento intitolato «Piano Mattei e Global Gateway:un nuovo modello perle relazioni Europa-Africa» andato in scena ieri al Parlamento europeo. A sottolineare il punto, prime tra tutti, le presidenti del Consiglio, Giorgia Meloni, e dell'Eurocamera, Roberta Metsola, oltre alla commissaria europea al Mediterraneo, Dubravka Suica. «Il Piano Mattei non è solo un'iniziativa italiana ma è ormai una strategia di respiro europeo e internazionale, che guarda lontano e sta riscuotendo sempre maggiore condivisione. Oggi il Piano non è piu un'idea, ma e una realtà operativa che sta producendo risultati concreti», ha evidenziato subito la premier Meloni. Dello stesso avviso Metsola, secondo cui l'idea «semplice ma rivoluzionaria di Enrico Mattei di cooperazione che si fonda sulla comprensione reciproca e sulla crescita condivisa e il messaggio che il Piano Mattei incarna», cioè quello di «un'Europa moderna, fiduciosa e consapevole, che sceglie di collaborare con i propri vicini perché «l'Africa oggi ha un potenziale straordinario». Per questo, il Piano Mattei è «un vero punto di svolta dove l'Europa non parla all'Africa», ma «con l'Africa». Da parte della Commissione europea, è Suica ad accomunare il Piano Mattei, il Global Gateway e il Patto per il Mediterraneo: «condividono lo stesso Dna», ha detto, spiegando che «si fondano su partnership, sostenibilita e opportunità vantaggiose per tutti» e «il loro obiettivo è promuovere prosperità e stabilità investendo nelle persone, come istruzione e competenze, e in infrastrutture sostenibili, come energia, resilienza idrica e connettività digitale o dei trasporti». Nel video messaggio, la premier ha ricordato il coinvolgimento diretto di ormai 14 Nazioni africane nel Piano, con «oltre un miliardo di euro di risorse già impegnate dall'Italia per progetti nel Continente africano» e «la sinergia con il Global Gateway chevale più di un miliardo e duecento milioni di euro». La premier ha poi elencato le quattro «grandi iniziative strategiche»: la realizzazione del Corridoio infrastrutturale di Lobito, per collegare l'Africa occidentale a quella orientale; lo sviluppo delle filiere produttive del caffè in diverse Nazioni; l'estensione verso l'Africa orientale di Blue Raman, il sistema di cavi che collegherà l'India alla Francia attraverso Italia, Grecia, Israele, Giordania, Arabia Saudita, Gibuti e Oman; l'AI "Hub for Sustainable Development" di Roma, che mira a coinvolgere centinaia di start-up africane per applicare l'intelligenza artificiale ai diversi settori del Piano. «Stiamo portando avanti questo lavoro perché siamo convinti che investire nel futuro dell'Africa significhi investire nel futuro dell'Europa stessa e lo stiamo facendo attraverso un metodo che è diventato un punto di riferimento a livello europeo, come dimostra anche la presentazione di poche settimane fa a Bruxelles del Global Gateway Hub, la piattaforma permanente che coordinerà i progetti e gli investimenti europei nel continente africano», ha evidenziato ancora Meloni. Un impegno che verrà puntellato anche nel Vertice tra Ue e Unione africana il 24 e 25 novembre a Luanda, in Angola, visto come «l'occasione per sviluppare ancora di più questa visione». In generale, una partita in cui, come ribadito dalla premier, «l'Italia continuerà a essere un ponte tra Europa e Africa, mettendo a disposizione la competenza delle proprie imprese, la forza delle sue Istituzioni e la sua grande tradizione di dialogo». Un'azione necessaria per Metsola che accende un riflettore sull'avanzata di altre potenze, in particolare di Pechino, nel continente africano: «L'Europa deve agire, ora perché altri non sono stati a guardare». Ad esempio sulle «terre rare e sulle infrastrutture, c'è chi ha iniziato ad investire da decenni e se vogliamo che l'Europa resti un interlocutore credibile e rilevante, dobbiamo esserci anche noi, ma con un approccio diverso, fondato su una visione di lungo periodo. Per questo, desidero ringraziare il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la sua leadership e per aver dimostrato che questa nuova spinta può partire dal Sud».
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