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Piantedosi spara a zero sul caso Open Arms: “Processo a Salvini che non andava neanche fatto”
Oggi 20-06-25, 13:06
Dalla parte di Salvini. Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto al Taormina International Book Festival, a proposito delle motivazioni della sentenza con cui il Tribunale di Palermo a fine dicembre ha assolto il ministro e vicepremier Matteo Salvini nell'ambito del processo Open Arms: “Mi verrebbe da dire 'Tanto rumore per nulla'. Il processo Salvini su Open Arms era un processo che non andava mai fatto. Il tribunale di Palermo è arrivato a delle conclusioni alle quali io confidavo potesse arrivare. Io all'epoca ero capo di gabinetto del ministro Salvini e in un primo momento entrai nell'inchiesta in veste di coindagato. Poi sono stati testimone. Conosco bene la questione e ho condiviso la posizione giuridica e concettuale che all'epoca Salvini ebbe su Open Arms. Noi sollecitammo l'intervento della Spagna - dice ancora Piantedosi -. Il tribunale non evidenzia una contrapposizione tra Italia e Spagna. Il paese accettò che dovesse farsi carico della nave e offrì che i migranti venissero portati in Spagna. Sono contento per il ministro ma anche per il nostro paese. Si possono avere tante visioni ma bisogna avere equilibrio da tutte le parti. E' un fenomeno complesso e merita di essere gestito da governi responsabili”. Si parla poi dei flussi dei migranti e dei pericoli con l'attuale scenario geopolitico: “Ci sono delle conflittualità in Libia a fronte delle quali abbiamo registrato una leggera ripartenza di traffici di migranti. Il tema della Libia - rimarca Piantedosi - è uno dei temi che ci impegna di più da tempo, e che ricorre. Questa è una fase in cui registriamo un momento d'instabilità, di precarietà, di preoccupazione. E' nota a tutti la recrudescenza di conflittualità tra le milizie che compongono la galassia che governa il territorio libico parte tripolitania. Adesso il conflitto tra Israele e Iran aggiunge qualcosa a uno scenario già complicato negli ultimi tempi, per il conflitto israelo-palestinese. Credo che il 30 per cento delle manifestazioni che abbiamo avuto, sono state caratterizzate dall'essere ispirate da questo tema. L'instabilità del Nord Africa, la Libia, sono temi che hanno una grande influenza sulla sicurezza interna. Noi le affrontiamo a seconda dei casi”.
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