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Piazza di Siena, tutti pazzi per Roma: al via il 92° Concorso Ippico Internazionale
Oggi 21-05-25, 15:31
Da oggi sino al tramonto di domenica 25 maggio, Villa Borghese ospiterà uno degli eventi più iconici dell'equitazione mondiale: Piazza di Siena, giunta alla 92ª edizione. Saranno giornate che susciteranno forti emozioni negli appassionati e stupore nei neofiti, dimostrazione che la tradizione dello CSIO, l'eleganza del salto ostacoli e il fascino della capitale sono senza tempo. Dal nome si potrebbe pensare che Piazza di Siena debba pagare i diritti d'autore all'omonima città toscana... la realtà non è molto distante. Un legame, seppur simbolico, esiste. La location, che ospiterà i più forti binomi del mondo, nasce infatti, da un desiderio del Principe Marcanotonio IV Borghese. Fu lui nel 1766, a incaricare le proprie maestranze di effettuare dei lavori di trasformazione della villa. Fra le richieste, ordinò di edificare uno spazio che evocasse Piazza del Campo a Siena, città d'origine della nota famiglia nobiliare. Nasce così il grande ovale che tutti noi oggi conosciamo, gioiello incastonato fra storia e natura. Un luogo vivo tutto l'anno, simbolo di una tradizione che si rinnova, dove romani e romane fanno jogging, le famiglie si concedono rilassanti picnic domenicali e il manto erboso apre le sue porte a chiunque desideri immergersi nella bellezza. Dal 2018 l'ovale ha infatti ritrovato il suo antico splendore grazie al Green project PDS, ritingendosi di verde e donando al concorso un fascino inestimabile. Negli anni è stato inoltre effettuato il restauro delle tribune, del galoppatoio, la riqualifica della valle dei platani e una potatura degli alberi che ne favorisce il benessere e la corretta esposizione alla luce. Tornando allo sport, lo CSIO di Piazza di Siena è intimamente legato al luogo che lo ospita. Solo in quattro occasioni si è interrotta la continuità del connubio: la seconda Guerra Mondiale (1941-1946), i Giochi Olimpici del 1960 che hanno causato il trasferimento del concorso a Torino, I World Equestrian Games che occuparono Piazza di Siena nel 1998 e la pandemia del 2020. Circostanze che non sono riuscite a rompere un legame così profondo e duraturo. Piazza di Siena torna così a fare da sfondo alle vite di coloro che identificano nei cavalli e nel salto ostacoli la propria ragione di vita. I bambini correndo si fermeranno incantati, sperando di poter essere loro i campioni del domani, i genitori sosterranno il sogno dei propri figli e i turisti girovagando per le strade della capitale si troveranno davanti un colpo d'occhio unico al mondo, un locus amoenus inaspettato nel quale godersi una pausa all'ombra dei pini secolari. Insomma, c'è chi arriverà appositamente da lontano e chi ci capiterà per caso, ma tutti, in un modo o nell'altro, porteranno via con sé un ricordo. Perché Piazza di Siena lascia il segno: nel cuore e nella memoria.
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