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"Pierino? Fellini". L'aneddoto toccante di Carlo Verdone ai funerali di Alvaro Vitali
Ieri 26-06-25, 17:01
"Alvaro non è solo Pierino. È Fellini". Carlo Verdone, forse uno dei pochi a non aver mai abbandonato Vitali, fa commuovere tutti. Durante i funerali, celebrati nella chiesa di San Pancrazio a Monteverde Vecchio, il regista romano prende la parola e ricorda l'amicizia con Alvaro Vitali, morto a 75 anni dopo aver firmato le dimissioni da un ricovero ospedaliero. Alvaro, da quanto si è appreso, soffriva di una malattia respiratoria. "Cara persona e una biblioteca di aneddoti, ricordi di un cinema ormai lontano", commenta Carlo Verdone. In prima fila. Addolorato, commosso. Nella chiesa ci sono gli amici di sempre, quelli che non l'hanno mai abbandonato. Mancano tanti colleghi, che in vita - soprattutto negli ultimi anni - non hanno invitato in tv e nei programmi. Alvaro Vitali mancherà a tutti, quella di Pierino è stata una delle tante maschere del Novecento. "È stato un momento importante, perché mi riportava a quei tempi, mi riportava nei tempi migliori, non a quelli brutti come oggi, c'era tanta poesia, in tutto quello che faceva Fellini. E Alvaro era poesia. Mi ha dato il suo volto, la sua amicizia, tanta professionalità anche se era in condizioni fisiche molto precarie. Devo dirgli grazie perché mi ha abbellito il racconto, gli ha dato un significato", dice ancora Verdone. "Ha recitato nel migliore dei modi dei monologhi molto toccanti e addirittura nel finale, un monologo sulla vita e sulla morte, e quel giorno non stava bene e francamente aveva fatto impressione un po' a tutti, ma lui diceva "Dai, dai, dai fammela fare, che te la chiudo" e alla fine con molta fatica è riuscito a concluderla. Io l'ho ringraziato, gli ho detto "lo so quanto hai faticato", ma lui mi ha detto "ma lo dovevo fare, perché tu mi hai dato una grande opportunità" e io: "ma no, sei tu che l'hai data a me, ti ringrazio tanto. Ogni 15 giorni c'era un suo messaggio, affettuoso, veramente un gran signore, mi ha raccontato tanti episodi, tanti aneddoti, di quell'epoca d'oro del cinema, oggi non so se c'è ancora il cinema, non lo so, forse sì, forse no, ma quello era grande cinema, e mi ha fatto ridere, mi ha fatto sorridere, anche pensare, era un uomo molto intelligente, molto, e questo mi ha molto colpito", racconta ancora. Negli ultimi trent'anni, dopo i film cult della commedia sexy italiana, molti colleghi attori e registi hanno dimenticato Alvaro Vitali. Che, invece, ha vinto premi ed è sempre stato un attore eccellente. "Il cinema è così, dopo un po' il momento del tramonto arriva per tutti e non riguarda solo personaggi come Alvaro, ma anche attori di alta fascia. La vita è così, bisogna anche prepararsi a momenti in cui ci si appanna, si scompare. Però l'importante è lasciare una testimonianza con dei film, interpretazioni, nobiltà d'animo. Lui era un gran signore, questa è la cosa che mi ha colpito", commenta ancora Verdone. Assente, invece, Lino Banfi (che per anni ha recitato con Vitali). Ma Lino, subito dopo la notizia della morte, affida ad un video sui social il ricordo di Vitali. "Mi hai ferito con quello che hai detto di me, ma sono sconvolto per la tua morte", commenta Banfi.
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