s

Pioggia di soldi Ue per promuovere l'Islam negli atenei. Sardone: "Per il Corano europeo..."
Ieri 12-06-25, 11:07
Perché, nonostante i pericoli cui quotidianamente assistiamo in merito all'islam, vengono finanziati da parte dell'Unione Europea, progetti proprio su migranti e accoglienza? Il progetto destinato all'Università di Genova, «SOLROUTES», costato 2,5 milioni (durata fino al 2028) «spiegherà il nesso tra la rotte dei migranti e la solidarietà». Ma non solo, perché si legge che «molte politiche che gestiscono gli arrivi e impediscono lo spostamento di migranti e rifugiati all'interno dell'UE si sono dimostrate inefficaci». C'è un altro progetto, sempre in Italia, ITHACA, costato altri 3 milioni, e relativo alle Università di Modena e Reggio Emilia: vuole «sensibilizzare e offrire spunti al dibattito pubblico, nonché diffondere raccomandazioni per migliorare le politiche, responsabilizzare e creare inclusione e partecipazione». Di nuovo inclusione, dopo i vari episodi che hanno visto protagonisti gli islamici in Italia, prima per la cosiddetta «Festa del Sacrificio», in cui c'erano donne relegate a pregare in un recinto e statue di Gesù coperte con un velo. Dopo che al referendum persino i cittadini di sinistra (oltre il 30%) hanno votato «No» al quesito sulla cittadinanza. Dopo il report dei servizi segreti francesi in cui si mostrava chiaramente come quello del fondamentalismo islamico fosse un problema crescente in tutte Europa. A scontrarsi con la direzione intrapresa dall'Ue è la vice della Lega Silvia Sardone: «Dopo i 10 milioni di euro destinati al cosiddetto “Corano europeo” e i 17 milioni per ricerche su Islam, sharia e islamofobia, continuano a piovere fondi dalle istituzioni europee per progetti di ricerca dal chiaro contenuto ideologico, questa volta in tema di immigrazione». Consultando le banche dati dei finanziamenti dell'UE, infatti, si vede come siano stati destinati oltre 27 milioni di euro, in gran parte dal Consiglio Europeo della Ricerca, a studi su migranti, accoglienza e ONG. Tra questi spiccano un progetto dell'Università di Hannover (oltre 5 milioni) su come «chiedere ai potenziali migranti in quale luogo si sentirebbero a casa», uno studio belga (oltre 3 milioni) su «come riaprire un dialogo equo sulla migrazione», un progetto dell'Università di Lione (3 milioni) su «soluzioni abitative innovative per l'inserimento dei migranti». La Sardone attacca questo metodo «pro-accoglienza indiscriminata», anticipando che intende presentare un'interrogazione alla Commissione Europea e ricordando come «negli ultimi dieci anni, la propaganda filo-immigrazionista si è diffusa in Europa grazie alla sinistra ideologica. Non mi stupisce quindi la quantità di finanziamenti “mirati”. Tuttavia, trovo inaccettabile l'enorme impiego di fondi pubblici. Come già emerso con i milioni stanziati per studi sull'Islam, sembra evidente una precisa volontà politica nella selezione dei progetti da finanziare». Con quali criteri vengono scelti i progetti? Chi valuta e controlla? Anche perché ad Amsterdam è stato finanziato un progetto per «garantire l'attuazione di politiche migratorie basate sui principi» e non mancano progetti legati alle ONG, come quello dell'Università di Barcellona (quasi 5 milioni) per aiutarle «a gestire meglio le esigenze dei migranti».
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Il Tempo
11:26
#iltempodioshø
Il Tempo
11:22
Mutui, cosa cambia con il nuovo taglio dei tassi della Bce
Il Tempo
11:16