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Precipita la situazione in Medio Oriente. "Colpiremo il centro di Tel Aviv", la minaccia
20-11-2024, 17:03
La risposta ai recenti raid israeliani a Beirut saranno attacchi al «centro di Tel Aviv». È la minaccia del leader di Hezbollah, Naim Qassem, alla luce dei bombardamenti che nei giorni scorsi hanno ucciso membri del gruppo sciita filo-iraniano, tra i quali il portavoce Mohammed Afif. Hezbollah inoltre ha fatto sapere che non accetterà alcun accordo di cessate il fuoco che violi la «sovranità» del Libano. «Israele non può imporre le sue condizioni a noi», ha dichiarato Qassem nel discorso pre-registrato, chiedendo «la fine totale dell'aggressione e la difesa della sovranità del Libano». «Il nemico israeliano non può entrare in territorio libanese quando vuole» in caso di cessate il fuoco, ha aggiunto, rispondendo indirettamente alle parole del ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, secondo cui una tregua non potrà prescindere dalla «libertà d'azione» per Israele nei riguardi di Hezbollah. «Noi abbiamo ricevuto il documento negoziale, lo abbiamo studiato attentamente e abbiamo fatto alcune osservazioni in merito - ha sottolineato Qassem nel suo terzo discorso pubblico da quanto è diventato leader di Hezbollah il 29 ottobre scorso, riferendosi alla proposta americana -. Anche il presidente del Parlamento, Nabih Berri, ha espresso i suoi commenti, che sono in linea con i nostri». Qassem ha spiegato di «aver negoziato in base a due principi, il primo, un cessate il fuoco completo e totale, e il secondo, la conservazione della sovranità libanese».
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