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ProPal scatenati, assalto alla stazione di Milano: scontri con la polizia. Odio e violenza da Roma a Napoli
Oggi 22-09-25, 14:40
Tensione questa mattina, durante il corteo per Gaza a Milano, quando un gruppo di manifestanti ha dato l'assalto alla Stazione Centrale ed è venuto a contatto con la polizia. Il corteo si era avvicinato anche al consolato americano a Milano di Largo Donegani, che però era massicciamente presidiato dalle forze dell'ordine. Lancio di oggetti contro le porte della stazione e si sono verificati scontri con le forze dell'ordine dopo che gli attivisti, vestiti di nero, armati di pesanti oggetti sono entrati nel mezzanino della stazione, riporta RaiNews24. Il tutto in una giornata caratterizzata da proteste, manifestazioni e qualche disagio un po' in tutta Italia per lo sciopero indetto dalle sigle sindacali di base in segno di solidarietà con la popolazione palestinese e a sostegno della Global Sumud Flotilla in rotta verso Gaza. Scuole, trasporto locale, treni: tutti i settori sono stati coinvolti nella mobilitazione generale. A Bologna il corteo ha raggiunto la tangenziale e l'autostrada bloccandole entrambe nelle due direzioni. Manifestare contro la guerra mettendo in pratica, in un paio di casi, azioni decisamente da condannare perché più simili ad atti irrispettosi che a gesti di normale protesta. Non sono, infatti, mancati momenti di tensione come accaduto a Milano e Napoli. Nel capoluogo lombardo i manifestanti sono andati oltre bruciando una bandiera Usa nei pressi del Consolato in via Principe Amedeo. Altri hanno intonato dei cori chiedendo “Fuori Italia dalla NATO”. Nella città partenopea, invece, alcuni manifestanti hanno dato alle fiamme le foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e della presidente del consiglio Giorgia Meloni, chiedendo a gran voce la cessazione degli accordi tra l'Italia e lo Stato di Israele. Ma l'USB preferisce guardare al bicchiere mezzo pieno. "Grande successo per lo sciopero chiamato da USB per fermare il genocidio in Palestina: sono milioni i lavoratori e le lavoratrici che stanno scioperando in tutto il Paese, dai porti come Genova e Livorno, alle scuole che hanno chiuso fino al 70% in alcune città, passando per i magazzini della logistica, le fabbriche e le amministrazioni pubbliche”, ha annunciato il sindacato in una nota. Nel documento si spiega che “a decine di migliaia sono scesi in piazza, con 100mila solo a Piazza dei Cinquecento a Roma, con le manifestazioni ancora in corso e che andranno avanti per tutta la giornata”. Non manca un attacco all'esecutivo: “Questo sciopero è un avviso di sfratto al governo Meloni, che si sta dimostrando complice con lo Stato sionista e che continua ad aumentare le spese militari a scapito dei salari e dei servizi! È una giornata di lotta senza precedenti: per rompere l'assedio a Gaza, a fianco della Global Sumud Flotilla e con la Palestina nel cuore!". A Roma alcune migliaia di manifestanti, circa 20mila secondo le forze dell'ordine, si sono ritrovate in presidio in piazza dei Cinquecento, bloccando gli accessi alla stazione Termini. Diverse centinaia di persone stanno camminando sui binari che vanno da Porta Nuova alla Stazione Lingotto a Torino dove uno spezzone del corteo si è staccato all'altezza del cavalcavia di corso Sommeiller. Al momento la circolazione dei treni è sospesa anche a causa dello sciopero. Secondo le prime indicazioni da parte della Questura sono circa 8mila i manifestanti in città. In corteo a Pescara un migliaio di persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata in concomitanza con lo sciopero nazionale. In migliaia hanno invaso le strade di Cagliari: bandiere palestinesi, striscioni e cori hanno accompagnato il corteo partito da piazza del Carmine e diretto verso il palazzo del Consiglio regionale. Alla manifestazione hanno partecipato studenti, insegnanti e lavoratori dei trasporti e dei servizi pubblici. La mobilitazione nella città sarda ha provocato disagi nei collegamenti urbani ed extraurbani, pur con le consuete fasce di garanzia. Sono stati circa 250 i manifestanti scesi in piazza questa mattina ad Aosta. Al presidio, che si è tenuto in piazza Chanoux, hanno partecipato numerosi studenti. A Messina sono stati soprattutto studenti delle scuole e dell'Università a scendere in piazza. A Piazza Cairoli, nel cuore della città, si sono radunate alcune centinaia di persone. Deborah Bergamini, vicesegretaria nazionale di Forza Italia, ha affermato che “la mobilitazione di oggi, 'Blocchiamo tutto', conferma la crisi della rappresentanza e la leva ideologica che oramai muove parte del sindacato. Nessuno, anche all'interno del governo, ha mai negato la gravità di quanto sta accadendo a Gaza. Ma compromettere la quotidianità degli italiani non è la strada giusta per sensibilizzare a un dramma, anzi si rischia l'effetto contrario. Oggi a molti cittadini non viene permesso di andare al lavoro, di andare a curarsi”. L'esponente azzurra ha aggiunto che “sono sconcertanti i picchetti in alcuni Atenei. Negare il diritto alla conoscenza è il peggior sopruso. Le modalità di conduzione di questo sciopero portano a pensare che sia l'ennesima iniziativa demagogica contro sul governo. Non è soffiando sul fuoco della tensione sociale che si affrontano le grandi questioni internazionali".
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