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Pure l'Eliseo s'è rotto i Macroni
03-03-2025, 07:34
Per capire davvero cosa sta succedendo, l'errore strategico di Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca e il rischio di un'Europa costretta a fare da sola, bisogna seguire due indizi. Il primo: mentre la sinistra italiana, come al solito ossessionata da Giorgia Meloni, sparava su web, giornali e tv sentenze contro il trumpismo (e stavolta ci sono cascati pure i veri esperti di Stati Uniti) l'Europa, dopo anni passati a discutere di etichette del vino, nomi del formaggio, tappi delle bottiglie e farine di insetti vari, si rendeva conto che stavolta doveva uscirne unita salvando capra e cavoli. La capra sarà anche Zelensky, visto come si è comportato in America, ma i cavoli sono il futuro geopolitico ed economico del continente che dipende dalla gestione di questa guerra. E così dalla Nato a Starmer, pur con mille abbracci e salamelecchi, nell'orecchio hanno sussurrato tutti a Zelensky di darsi una calmata. Il secondo indizio è il ruolo chiave di Meloni, l'unica leader che parla con Kiev e Washington. E non lo diciamo noi, lo dice un Macron che s'è rotto i «Macroni» di essere fuori gioco. E che ieri la mal sopportava e oggi ha capito che è meglio averla alleata.
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