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Pure Prodi è stufo e spara a zero su Francesca Albanese: “No alla cittadinanza a Bologna”
Oggi 04-12-25, 11:41
La controversia attorno alla cittadinanza onoraria a Francesca Albanese — relatrice ONU sui Territori palestinesi occupati e figura sempre più divisiva dentro il centrosinistra — continua a lacerare il Pd tra Emilia e Toscana. Le due capitali storiche della sinistra, Bologna e Firenze, si muovono ormai su binari opposti, e il conflitto interno appare tutt'altro che risolto. A Bologna, nonostante settimane di polemiche e malumori trasversali, la revoca del riconoscimento concesso il 6 ottobre è stata nuovamente rinviata. La mozione delle opposizioni non è stata nemmeno inserita all'ordine del giorno del Consiglio comunale. Il sindaco Matteo Lepore liquida così la questione: «Abbiamo cose più importanti di cui occuparci». Una scelta che stride con l'irritazione crescente nella base dem e con gli appelli di tre figure simbolo del centrosinistra: Romano Prodi («Perseverare è diabolico, Albanese persevera, il Comune di Bologna non faccia altrettanto», la battuta riferita dal Corriere della SerA), l'ex sindaco Virginio Merola e l'ex governatore Stefano Bonaccini. Il Comune non fa marcia indietro, ma allo stesso tempo evita di fissare la data della cerimonia ufficiale. Un tentennamento che tradisce l'imbarazzo politico attorno a una personalità, quella di Albanese, spesso al centro di polemiche per le sue prese di posizione sul conflitto mediorientale. A Firenze, invece, l'aria è completamente diversa. La cittadinanza onoraria, proposta a luglio dal consigliere Dmitrij Palagi, è ormai fuori discussione. La commissione pace di Palazzo Vecchio ha scelto di rinviare il voto sulla risoluzione, prendendo atto che il sostegno necessario non c'è: Pd spaccato, Avs e M5S favorevoli, Italia Viva e lista Funaro contrari. La presidente dem della commissione, Stefania Collesei, lo dice chiaramente: «In questo momento non ci sono le condizioni per la cittadinanza onoraria: non ci sono i numeri in Consiglio comunale. Vogliamo che vengano riconosciuti i contenuti dei report che Albanese ha fatto per l'Onu». L'ipotesi di compromesso? Un atto di solidarietà per le sanzioni americane e un evento pubblico dedicato ai suoi report. Della cittadinanza, però, non si parla più.
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