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Quanto valeva "la più grande fabbrica clandestina per il contrabbando di sigarette in Italia" scoperta nel blitz della Guardia di Finanza
Ieri 27-09-25, 15:57
Una maxi operazione della Guardia di Finanza ha portato alla scoperta della più grande fabbrica clandestina adibita al contrabbando di sigarette mai individuata in Italia. L'impianto era nascosto in un bunker sotterraneo situato nella cittadina di Cassino, in provincia di Frosinone, il cui accesso era celato da un sofisticato meccanismo idraulico all'interno del quale erano istallati i macchinari e custodite tonnellate di sigarette contraffatte. Praticamente, un ingranaggio perfetto dal valore - stimato sulla base di perizie tecniche - di 1.75 milioni di euro: la struttura era in grado di produrre circa 2.7 milioni di sigarette in un anno. Ad ingannare gli inquirenti, il fatto che il capannone sembrava vuoto. Solo attraverso un telecomando elettrico si apriva il mondo nascosto, un po' come una traslazione alla realtà della saga "Cronache di Narnia". Delle leve idrauliche riuscivano così a sollevare una struttura in alluminio, adibita ad ufficio, disvelando il bunker raggiungibile da un montacarichi, con viabilità di corridoi, percorsi e gallerie collegate. Una struttura ben illuminata, munita peraltro di impianti di areazione utili a evitare la dispersione nell'aria dei tanfi derivanti dalla produzione. Non solo, perché la fabbrica clandestina era strutturata come un grande comprensorio dotato anche di ambienti destinati agli operai: posti letto, bagni, docce e una mensa, oltre a una sorta di officina per le riparazioni sul posto dei macchinari. L'impianto era progettato per stoccare sigarette di contrabbando, riconducibili a vari marchi, per oltre 170 tonnellate pronte per essere immesse nel mercato nazionale e dell'Unione europea. Secondo le stime, i tributi evasi ammonterebbero a circa 600 milioni di euro, mentre i profitti illeciti originati dal sistema si aggirano sui 130 milioni. Nelle vicinanze del bunker sono stati rinvenuti altri depositi collegati alla rete criminale, con automezzi e immobili utilizzati per la logistica del traffico illecito. L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona, con il supporto dei colleghi di Frosinone e il coordinamento della Procura di Cassino. L'inchiesta prosegue per individuare l'intera filiera del contrabbando, che rappresenta una delle principali fonti di finanziamento per le organizzazioni criminali.
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