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Quarticciolo, dal Comune 90 mila euro agli attivisti anti decreto Caivano
22-01-2025, 15:38
Sei giorni prima che il Governo approvasse il «decreto Caivano bis», che stanzia 180 milioni per sette Comuni e aree urbane degradate, tra cui il Quarticciolo, il Campidoglio ha finanziato alcune tra le realtà che oggi osteggiano il commissariamento del quartiere popolare, in mano a spacciatori e occupanti abusivi. Il 17 dicembre infatti la giunta ha approvato un contributo di 90 mila euro per la rassegna «Quarticciolo. Festa d'inverno», che dal 21 dicembre al 1° gennaio ha proposto eventi e attività culturali e a cui hanno partecipato anche gli "animatori" dell'ex questura occupata abusivamente in via Ostuni. Proprio l'edificio di cui si è parlato lunedì, nelle commissioni Ambiente e Bilancio della Camera in cui è stata sentita un'attivista di «Quarticciolo Ribelle», Alessia Pontoriero, secondo la quale l'«esperienza» dell'ex questura deve essere salvaguardata e, anzi, bisognerebbe comprare l'immobile per farne case popolari. Non a caso, sabato scorso, la protesta contro il modello Caivano si è svolta proprio davanti all'ex questura; un'altra manifestazione è stata annunciata per il 1° marzo e il Comitato Vele di Scampia ha annunciato che parteciperà. Eppure ieri anche l'assessore all'Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, sentito alla Camera, ha chiarito che per realizzare le opere necessarie al Quarticciolo servirebbero altri 30 milioni, oltre ai 20 già investiti dal Comune. Poi però ha precisato che, per far funzionare i progetti, la priorità è «un patto per la legalità con tutte le realtà istituzionali e sociali». Ci rientrano probabilmente quelle "vicine" all'ex questura, dove, oltre a una quarantina di famiglie che ci vivono senza titolo, c'è un doposcuola che figura proprio tra le realtà che hanno collaborato all'evento finanziato dal Comune. Fra queste anche la «Palestra popolare Quarticciolo», a sua volta contraria al modello Caivano. A chiedere i fondi al Campidoglio è stata l'associazione Cranpi, che gestisce il Teatro biblioteca, e il primo evento il 21 dicembre è stato a cura proprio del «Doposcuola Quarticciolo», nella piazza adiacente l'ex questura. La proposta comunque è stata considerata meritevole di un contributo al 90%. Ben 39 in appena un mese e mezzo sono state le delibere con cui, su input dell'assessorato alla Cultura, la giunta ha approvato contributi per eventi e festival. Un'attività intensa se paragonata ai mesi precedenti, quando l'assessore era Miguel Gotor: da dicembre 2023 a ottobre scorso ne sono state approvate «solo» 23. Inoltre, se prima i fondi andavano soprattutto a grandi festival, ora sostengono per lo più iniziative che si svolgono in periferia. D'altronde il neo assessore Massimiliano Smeriglio aveva chiarito che le periferie sarebbero state la sua priorità. E d'altra parte certi consiglieri del Pd rimproveravano a Gotor proprio di aver tralasciato gli eventi meno «elevati», più popolari. Come il pianobar. Per quattro serate canore sulla Salaria, il 30 dicembre, la giunta ha dato il via libera a un contributo di 45.500 euro. Ieri, intanto, al Quarticciolo c'è stato un nuovo blitz della polizia con l'arresto di un uomo trovato in possesso di uno zaino che conteneva due revolver e un centinaio di munizioni e che, inutilmente, aveva cercato di scappare sui tetti. In manette anche l'ennesimo pusher, scoperto con 120 dosi di crack e 570 euro in contanti. Sanzioni per 20 mila euro sono state comminate al titolare di un bar, mentre sette stranieri sono stati portati all'ufficio Immigrazione per accertamenti. Tre i locali restituiti all'Ater dopo che la polizia li ha sottratti a chi li stava usando abusivamente come depositi.
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