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Quel tema sul caso Poggi e il delitto di Garlasco firmato Andrea Sempio
Oggi 18-05-25, 11:57
I blitz con le perquisizioni simultanee, la ricerca dell'arma del delitto nel canale, i prelievi di Dna allargati ad altre persone e l'interrogatorio di Andrea Sempio. In una sola settimana l'inchiesta sul delitto di Garlasco ha stretto il cerchio attorno al nuovo indagato, oggi 37enne. «Ho temuto di essere arrestato. Sono stanco, ma pronto ad affrontare tutto», ha detto Sempio in un'intervista a Quarto Grado, ripercorrendo la giornata interminabile di mercoledì scorso, quando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, agli ordini del colonnello Antonio Coppola e su disposizione della Procura di Pavia diretta da Fabio Napoleone, si sono presentati all'alba alla sua porta. Il pensiero di Sempio, dopo aver scoperto che non volevano portarlo via ma solo perquisire la casa, è andato subito a quel tema in cui l'indagato per l'omicidio di Chiara Poggi avrebbe ricostruito le fasi del delitto. «Nel computer o sulle chiavette potreste trovare un mio scritto sul delitto di Garlasco. È un vecchio articolo fatto durante un laboratorio di giornalismo», ha detto agli inquirenti, che hanno sequestrato tutti i dispositivi elettronici e materiale cartaceo. Non solo nella casa di Voghera, dove abita adesso, ma anche nella villetta dei genitori a Garlasco, nonché negli appartamenti di altri due amici della comitiva. Il tutto mentre i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno perlustrato il canale di Tromello, una porzione d'acqua di 30 metri, in cui hanno trovato oggetti metallici ritenuti di interesse investigativo, tra cui un martello da muratore, il manico con la testa di un'ascia e un attizzatoio da camino. A portare gli inquirenti in quel punto, sotto una casa della famiglia Cappa, è stato il super testimone scovato da Le Iene, che avrebbe raccontato come nella tarda mattinata del 13 agosto 2007 la cugina di Chiara, Stefania Cappa, sarebbe entrata nel portone che dà sulla roggia con un pesante borsone. Poi il tonfo nell'acqua. La stessa Stefania era stata indicata all'epoca in una testimonianza, subito ritrattata, di Marco Muschitta, il tecnico del gas, considerato inattendibile e finito a processo per calunnia, che mise a verbale come la mattina del delitto, tra le 9.30 e le 10 nei pressi di via Pascoli, vide «una bicicletta che andava a zig zag», condotta da «una ragazza bionda con i capelli a caschetto», la quale «aveva nella mano destra un piedistallo tipo da camino-canna da fucile con in testa una pigna». E mentre l'incidente probatorio è stato allargato con il prelievo del Dna anche alle gemelle K e ad alcuni amici di Sempio e Stasi, il nuovo indagato è stato convocato per l'interrogatorio davanti al procuratore Napoleone e ai pm del pool. Sempio è atteso per martedì, alle 14, quando dovrà decidere se avvalersi della facoltà di non rispondere o fornire spiegazioni agli inquirenti in merito a una serie di riscontri investigativi che formano l'impianto accusatoria. Saranno ascoltati, in qualità di testimoni, anche Marco Poggi, fratello della vittima, e Alberto Stasi.
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