s
Quella soffiata del 2014: "Garlasco? Non è stato Alberto Stasi"
Ieri 04-11-25, 19:06
Dal delitto di Garlasco ai ricatti a luci rosse del Santuario della Bozzola fino al cosiddetto sistema Pavia. Nel corso di Ignoto X, il programma condotto da Pino Rinaldi su La7 martedì 4 novembre, si parla dei memoriali di Flavius Savu, il romeno condannato per estorsione a don Gregorio Vitali, e di Cleo Stefanescu, suo nipote. Quest'ultimo è autore di uno scritto che sostiene che lo zio è a conoscenza di un legame fra l'omicidio di Chiara Poggi e l'inchiesta sul santuario. In altre parole Chiara Poggi sarebbe stata uccisa perché era a conoscenza di fatti scabrosi avvenuti in quel contesto, come tra l'altro evocato da Massimo Lovati, già avvocato di Andrea Sempio. Fatti noti, già dibattuti. Ma il conduttore invita il pubblico a considerare un aspetto ulteriore, ossia le confidenze di Savu al suo legale Roberto Grittini. "L'avvocato ci sta raccontando qualcosa che ha a che fare con il 2014. Quando Alberto Stasi sta per essere condannato in via definitiva, quindi a terzo grado di giudizio, quindi è la Cassazione a muoversi, quando l'Italia era convinta che Alberto Stasi fosse l'autore del delitto di Chiara Poggi", riassume Rinaldi, Cosa ha confidato in quel frangente il romeno al suo avvocato? "Un concetto che per coerenza è stato ribadito in più occasioni, a più riprese anche recentemente. Non è proprio una frase ma è un concetto, quello che mi ha sempre espresso", spiega Grittini, ossia "che vi fosse un collegamento tra la morte di Chiara Poggi e quanto lei avrebbe saputo di ciò che accadeva all'interno, comunque nell'ambito, nel contesto del santuario". Non solo. "A dar credito a Savu, emergeva con chiarezza un'estraneità di Stasi rispetto alla possibilità per l'omicidio di Chiara Poggi". Insomma, "nel 2014 in tempi non sospetti Savu dice queste cose al suo avvocato", ossia che l'assassino non è Stasi, afferma Rinaldi, "poi accade tutto quello che accade nel 2017 fino ai giorni nostri".
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
"Alberto Stasi non c'entra": la soffiata che ribalta tutto
Libero Quotidiano
