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Remigration Summit, Salvini: "Il libero pensiero non va vietato, mica siamo in Urss"
Ieri 16-05-25, 14:16
"Sono d'accordo che ci sia qualsiasi iniziativa democratica e libera. Non capisco perché si dovrebbe vietare a priori il libero pensiero di qualcuno, non siamo mica in Unione Sovietica": così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha risposto alle polemiche che stanno montando per il Remigration Summit previsto per domani, sabato 17 maggio. "Se qualcuno teme che l'immigrazione di massa sia un problema enorme e devastante, e io sono fra questi, deve poterlo esprimere", ha scandito il leader della Lega a margine di un evento a Rozzano, nel Milanese, del partito di cui è alla guida. "Ci sono pensieri di estrema sinistra di cui io non condivido neanche un'unghia, vogliono rifondare il comunismo e secondo me è surreale che uno nel 2025 voglia rifondare il comunismo", ha continuato, come riporta l'Ansa, Salvini, "però è giusto che nessuno gli rompa le scatole. Non capisco perché si dovrebbero vietare dei pensieri". Parole dritte, quelle pronunciate dal vicepremier, arrivate dopo che la sinistra ha iniziato a gridare al ritorno di regimi autoritari e a richiamare ai principi della Costituzione. Il Remigration Summit è “il primo summit europeo” dedicato alla remigrazione, ovvero all'espulsione in massa di immigrati e stranieri, compresi quelli regolari e i loro discendenti.
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