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Renzi non molla sul riavvicinamento a Schlein e cede sulle elezioni in Liguria
02-09-2024, 11:42
«Spazziamo il campo da ogni ambiguità. Se per creare l'alternativa al governo Meloni serve uscire dalla maggioranza di Genova, parliamone. Ma è davvero questo il punto o è un alibi per rompere?». Matteo Renzi intervistato da La Stampa, spiega la posizione di Italia Viva dopo l'appoggio del M5S, al dem Andrea Orlando in Liguria, per il voto di fine ottobre. «Non intendiamo tenere i piedi in scarpe diverse e dunque siamo pronti a separare la nostra strada da quella del pur bravo Marco Bucci», dice con riferimento all'invito arrivatogli da Elly Schlein di fare una scelta di campo. «Siamo pronti ad essere presenti in una lista riformista senza simboli di partito. E a sostenere la candidatura di Orlando, con cui ho posizioni diverse ma che ho comunque nominato ministro». «Ma - sottolinea l'ex premier - basta che non siano alibi. Inutile girarci intorno. In Liguria il problema non è Italia Viva, ma le divisioni degli altri». Perché «se la linea la dà Schlein, noi ci siamo. Se la linea la dà Giuseppe Conte, allora stiamo fuori. Ma la posta in gioco oggi non è su Italia Viva quanto sulla leadership della coalizione. Il Pd ha aperto, noi ci siamo. Non siamo in coalizione perché ce l'ha ordinato il dottore, ma perché ce l'ha chiesto la segretaria del Pd». Un ennesimo segnale di riavvicinamento tra Renzi e Schlein, nonostante i mal di pancia interni di parte dei dem.
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