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Rinnovo Cda Camera di Commercio italiana negli EAU. Intervista all'avv. Antonio M. Varvaro
10-10-2025, 09:28
Porgiamo alcune domande all'avv. Antonio Maria Varvaro, consigliere di amministrazione in carica della Camera di Commercio italiana che opera negli Emirati Arabi Uniti e capolista della lista “l'ALTERNATIVA per il FUTURO”. L'Avv. Varvaro (che vive a Dubai dal 2008 e che esercita negli EAU la sua attività professionale) è il capolista della detta lista perché corre per la carica di Presidente. Buongiorno avvocato, gli associati alla Camera di Commercio italiana negli EAU (CCI EAU) saranno chiamati a fine ottobre alle urne per il rinnovo del CdA. In che termini le dette elezioni rappresentano un elemento di novità rispetto al passato? Le elezioni che ci accingiamo a celebrare rappresentano un elemento di grande novità rispetto al passato per vari motivi. Il primo motivo è il sistema elettorale. Il nuovo Statuto della Camera, recentemente approvato dalla maggioranza degli iscritti, ha introdotto un sistema elettorale di tipo maggioritario. A differenza del precedente sistema (che prevedeva candidature individuali e l'assenza di liste), col nuovo regime normativo introdotto dal nuovo Statuto coloro che desiderano presentare la loro candidatura potranno farlo solo se inseriti in una delle liste concorrenti. Il capolista sarà il candidato alla carica di Presidente. La lista che avrà conseguito il maggior numero di voti conquisterà 9 seggi su 11. Alla lista che sarà arrivata seconda saranno attribuiti i restanti 2 seggi. Nulla alle altre liste. Il Presidente è eletto direttamente dall'assemblea degli associati e non già dal CdA che si limiterà soltanto a ratificare la volontà del corpo elettorale. Una svolta presidenzialista mi sembra di capire... Il nuovo Statuto restituisce al CdA i poteri decisionali che gli sono propri. Il nuovo CdA che uscirà dalle urne avrà poteri decisionali collegiali e sarà guidato dal Presidente cui, come da Statuto, spettano le funzioni di indirizzo politico e di organizzazione dell'associazione. Definirei il nuovo sistema come un sistema collegiale a trazione presidenziale a differenza del precedente sistema (durato per oltre un ventennio) ove, nella sostanza, le decisioni erano appannaggio del solo segretario generale (lavoratore dipendente apicale dell'organizzazione) su delega permanente del CdA e su avallo costante del Presidente. Sostanzialmente col vecchio sistema il CdA ed il Presidente erano opachi organi di mera rappresentanza formale svuotati di funzioni reali e di poteri effettivi per via della delega permanente di quasi tutte le loro funzioni attribuite – come già detto – al segretario generale che incorporava così tutti i poteri decisionali della Camera. È evidente che detto sistema distorto si poneva in assoluta asintonia con l'ordinamento giuridico dell'Italia repubblicana che prevede la collegialità delle decisioni e la temporaneità della cariche. A ciò si è posto rimedio con l'approvazione del nuovo Statuto redatto sulla falsariga dello Statuto di Assocamerestero (l'associazione cui il MiMiT ha delegato la funzione di coordinamento e di indirizzo delle Camere di Commercio italiane che operano nei 5 continenti del pianeta Terra. In questo contesto qual è e quale vorrebbe essere il ruolo della lista “l'ALTERNATIVA per il FUTURO”? “l'ALTERNATIVA per il FUTURO” nasce dalla volontà di rinnovamento di tanti associati che per anni hanno subìto una gestione autocratica ove l'immenso valore in termini di risorse umane rappresentato dai nostri iscritti (professionisti e aziende di qualsiasi dimensione) era del tutto ignorato. La nostra lista è istituzionalista ed identitaria. È istituzionalista perché riconosce il ruolo che la Nuova Camera dovrà avere e cioè essere parte di un più ampio “sistema Italia” guidato all'estero dalla nostra Rappresentanza diplomatica. È identitaria perché si riconosce nei valori e nelle tradizioni culturali, umane ed imprenditoriali della nostra Nazione. Ciò nel solco della politica estera e della politica commerciale internazionale del governo italiano, nell'ottica dell'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea e all'alleanza atlantica. A proposito di Rappresentanza Diplomatica, quali saranno i rapporti che intendete intrattenere con la nostra Ambasciata negli EAU? Anche questo rappresenta decisamente un elemento di novità. A differenza della precedente gestione della Camera in perenne latente conflitto con l'Ambasciata, nell'auspicata ipotesi di vittoria elettorale, la nuova gestione della Camera sarà improntata ad una chiara e feconda collaborazione non solo con la detta Rappresentanza Diplomatica (che – ricordo – ha il compito istituzionale di esercitare il coordinamento funzionale degli uffici pubblici italiani all'estero, come da DPCM dell'agosto 2008) ma anche col Consolato Generale d'Italia a Dubai, con l'Ufficio ICE e con l'Ufficio SACE, presenti entrambi a Dubai. Pur restando la CCI EAU un'associazione autonoma senza vincoli di subordinazione gerarchica con alcuna istituzione, resta il fatto che l'Ambasciata esercita, come già detto, il ruolo di “coordinamento funzionale” che si traduce per la Camera nella necessaria condivisione delle iniziative che via via si andranno ad intraprendere e nel continuo colloquio con la detta Rappresentanza. Qual é il significato della denominazione attribuita alla vostra lista? Perché avete indicato i sostantivi “ALTERNATIVA” e “FUTURO”? Tutti i candidati hanno collaborato per la redazione di un articolato Programma elettorale disponibile anche sul sito del Comitato Elettorale www.alternativa-futuro.it ”ALTERNATIVA” indica la totale discontinuità politica rispetto dalla precedente gestione. Ciò per garantire il “FUTURO” della Camera. Come già detto, per oltre vent'anni v'è stato un accentramento dei poteri, una gestione autocratica della Camera che ha relegato il CdA ad un ruolo ancillare ed i Consiglieri a quello di sbiadite figure prive di reale potere deliberativo. Egualmente dicasi per il ruolo svolto per tre lustri consecutivi dal precedente Presidente, sbiadita figura eclissata dietro al segretario generale. Al primo punto del nostro Programma elettorale v'é dunque la “questione morale” che ha l'obiettivo di operare il risanamento morale della Camera con il ripristino di regole di condotta precise e senza deroghe. L'approvazione del nuovo Statuto è stato il primo passo. La riduzione della durata del mandato di Consigliere d'amministrazione e di Presidente dai precedenti quindici anni agli attuali tre anni (cariche rinnovabili in continuità una volta per un massimo di sei anni), la temporaneità del contratto di lavoro subordinato del direttore generale (ex segretario generale) fino ad un massimo di nove anni (il precedente Statuto non prevedeva limiti di durata....), l'introduzione della disciplina degli appalti e servizi attraverso una procedura ad evidenza pubblica, l'introduzione del Collegio dei Probiviri (organo sin qui mai esistito), del Collegio sindacale e del revisore dei conti (organi sin qui mai formati nonostante la previsione di cu all'art. 4 della legge n. 518/1970 che disciplina il funzionamento delle Camere di Commercio italiane all'estero) sono segni evidenti che si è già imboccata la via dell'Alternativa rispetto al passato. E, ancora, l'introduzione dell'Intelligenza Artificiale (I.A.) di cui potranno avvalersi i nostri iscritti per una più rapida penetrazione nel mercato emiratino; l'introduzione della Blockchain che fornirà garanzia, in termini di certezza, dei prodotti offerti in vendita e dei contratti stipulati con terzi; la creazione di un desk a tutela della Proprietà Intellettuale per fornire supporto tecnico-legale agli imprenditori nella registrazione di marchi e brevetti e nella lotta alla contraffazione ed alla concorrenza sleale; la formazione di una Academy che abbia lo scopo di formare giovani managers, imprenditori e professionisti per un migliore e più efficace approccio agli Emirati Arabi; la costituzione di un desk legale che fornisca assistenza agli iscritti in materia di contrattualistica e di ADR (Alternative Dispute Resolutions) con focus su mediazione ed arbitrato. E, ancora, la creazione di filiere omogenee di imprese che interagiscano tra esse facendo sistema, la costituzione dei coordinamenti regionali degli Advisors della Camera che possano interagire con le Camere di commercio territoriali in Italia, con le Regioni, le Province ed i Comuni, con le organizzazioni imprenditoriali di categoria e con le Università. E tanto altro ancora. Questo è il Futuro. Quali sono gli elementi di novità della la vostra lista riguardo i candidati? I nostri candidati sono per metà professionisti e per metà dirigenti d'azienda. Il 30% dei candidati è di genere femminile. Le aziende rappresentante vengono da vari settori: industriale, commerciale e servizi (40%). I professionisti (avvocati, commercialisti e business developers) rappresentiamo il 30%. Tra i candidati Raluca Vatavu, Business Angel, Blockchain Advisor, Art Advisor, influencer marketing ed esperta in nuove tecnologie.
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Il Resto del Carlino
