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Roma, l'ingorgo lo risolve la suora "pizzardone": "Faccio il vigile, così vi mando a casa prima"
Ieri 19-11-25, 16:45
Roma è quella città dove tutto è possibile. Roma è in grado di far vivere, non inventare, situazioni che nemmeno il miglior sceneggiatore di Disney potrebbe anche solo immaginare. L'ultima della serie è arrivata oggi. Nel cuore della città Eterna, a due passi da Colosseo, nel quartiere Celio puntuale alle 13 arriva l'ingorgo. All'incrocio tra via dei Querceti e via di San Giovanni in Laterano un autobus di linea dell'Atac a causa della sosta selvaggia resta incastrato in curva: caos totale. Il conducente tenta ogni manovra ma senza fortuna, clacson che esplodono in una sinfonia tutta romana. E poi imprecazioni, scooter che svicolano, monopattini che salgono sui marciapiedi. I passeggeri del bus che non credono ai loro occhi: una volta che l'autobus è passato (e non è andato a fuoco) resta bloccato in curva. Vigili? Neanche l'ombra. Neanche nel vicino bar. E allora scende in campo, anzi in strada, una suora: tonaca nera, velo in testa, un piumino nero per il freddo e ai piedi delle sneakers che la dicono lunga sulla sua pragmaticità. La religiosa si mette al centro dell'incrocio e comincia sbrigliare la matassa di lamiere e clacsono: prima manda delle auto indietro, poi convince alcuni a girare a sinistra o a destra per cercare percorsi alternativi. E infine comincia con la destrezza del miglior Otello Celletti (il vigile interpretato da Alberto Sordi) a dirigere il traffico in maniera decisa e impeccabile. "Sto facendo il vigile - dice -. Così vi mando a casa prima". E ancora: "Vai avanti, veloce!". Nessun automobilista le si oppone. Qualcuno le urla dal finestrino: "Grazie al Signore". A descrivere, nel dettaglio, l'insolito scenario è Davide Desario, direttore dell'Adnkronos, che racconta, nei minimi dettagli, quanto appare in un video diffuso dal consigliere capitolino di Forza Italia Francesco Carpano. "È da mesi - dice l'azzurro all'agenzia - che segnalo all'amministrazione Gualtieri l'esigenza di mettere dei dissuasori di sosta a questo incrocio, nel silenzio assoluto, tuttavia, dei miei interlocutori. Del resto pensare che un solo Sindaco possa governare bene una città grande come Roma porta inevitabilmente a questo: trascurare gli interventi di prossimità, che siano i servizi o gli interventi di governo del traffico. A questo serve il decentramento, ma per farlo bisogna rinunciare a del potere dal centro e avvicinarlo a cittadini, cosa che Roberto Gualtieri e il Partito Democratico non hanno nessuna intenzione di fare, a scapito di tre milioni di romani che non sanno a chi rivolgersi quando vivono un disservizio o, come in questo caso, hanno a che fare con un problema che si potrebbe tranquillamente risolvere". E conclude: “Rinnovo il mio invito a Roberto Gualtieri ed Eugenio Patanè, come scritto tempo fa anche in un'interrogazione orale: mettete dei dissuasori a questo incrocio”. La proposta, dunque, del direttore, dopo aver raccontato l'accaduto, è la seguente: "Dopo Carlo Verdone, forse, il sindaco Roberto Gualtieri dovrebbe invitare anche la suora “pizzardona” a fare il sindaco per un giorno. Una cosa è certa, i romani che hanno la maglia nera per il tempo trascorso nel traffico (71 ore ogni anno in media!) le farebbero un grande applauso e chissà potrebbero anche decidere di votarla. Una che finalmente pensa davvero a loro".
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