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Salis disco rotto: dopo la festa riecco "i nuovi fascisti", con chi ce l'ha
Oggi 07-10-25, 19:51
Un pugno alzato, un mazzo di fiori, abbracci e tanta emozione. Così Ilaria Salis, l'eurodeputata di Avs, ha accolto, nell'aula del Parlamento europeo a Strasburgo, l'esito di un voto che la salva - per una sola preferenza - dalla revoca dell'immunità parlamentare richiesta dall'Ungheria. La plenaria ha deciso con 306 voti a favore, 305 contrari e 17 astensioni: un margine minimo, sufficiente però a cambiare tutto. "Questa è una vittoria per la democrazia, per lo Stato di diritto e per l'antifascismo", ha dichiarato Salis, visibilmente emozionata, parlando di "resistenza che funziona" e invitando l'Europa a "difendere i suoi valori con i fatti, non solo con le parole". "Siamo tutti antifascisti", ha poi scritto su X, rilanciando il suo messaggio con una foto simbolo dell'esultanza con il punto alzato, tanto criticata poi dai suoi colleghi che siedono dall'altra parte dell'emiciclo. La festa a sinistra ha avuto il suo contraltare immediato nei banchi opposti. In aula si sono levate proteste dai gruppi di destra, alcuni eurodeputati hanno denunciato difficoltà tecniche nel voto e annunciato ricorsi. Al di la' dell'emiciclo, la battaglia si e' spostata fuori confine. Il vicepremier e leader della Lega (Patrioti), Matteo Salvini, ha attaccato: "Accusata di lesioni aggravate potenzialmente letali e altre condotte criminose in concorso con altri, all'interno di un'organizzazione criminale. Col trucchetto del voto segreto, anche qualcuno che si dice di centrodestra ha votato per salvare la signora Salis dal processo. Vergogna!". Dura la replica dell'altro vicepremier, il leader di Forza Italia (Ppe), Antonio Tajani: "Le calunnie non le accettiamo. Nessuno tradisce, nessuno fa giochi strani. Noi siamo sempre stati leali e coerenti". Poi la stoccata: "Quando si usano queste piccole cose per cercare qualche voto in più, poi i voti si perdono. Lo abbiamo visto nelle Marche, in Calabria e in Valle d'Aosta". Intanto dopo la festa Salis torna ad attaccare il Carroccio: "La Lega è qualcosa di vergognoso, non è neanche d'accordo con il processarmi in Italia. Questi si definiscono patrioti, si definiscono sovranisti e consegnerebbero una concittadina nelle mani di un potere autoritario che ha assicurato una persecuzione certa. Questo è assolutamente vergognoso. Sono dei fascisti. Sono dei nuovi fascisti che godono nell'umiliazione del nemico. Questo è quanto ed è qualcosa di assolutamente riprovevole", ha detto intervistata da Radio Popolare.
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