s

Salis e l'appello disperato alla Meloni: "Sì al processo ma in Italia"
Oggi 23-09-25, 08:24
Per Ilaria Salis è il giorno della verità. Oggi ci sarà il voto della Commissione affari giuridici dell'Eurocamera sulla richiesta di revoca della sua immunità. È importante precisare che il voto odierno non sarà quello definitivo: la decisione finale spetta all'Aula. Un passaggio, questo, che dovrebbe avvenire nella prima settimana di ottobre. Di solito, però, la plenaria conferma il parere della Commissione. La revoca dell'immunità significa doversi sottoporsi al processo in Ungheria. Eventualità che la Salis teme. E per questo prova a giocare una ultima disperata carta. L'esponente di Avs, in un colloquio telefonico con Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, lancia un appello al governo italiano. “Io non voglio sottrarmi al processo. Anzi, voglio essere processata. Ma non in Ungheria, dove sarebbe un processo politico, dove la sentenza è già scritta. Voglio essere processata nel mio Paese. In Italia… Ho fiducia della magistratura italiana”. “Per questo- ha aggiunto- la difesa della mia immunità è oggi fondamentale”. L'eurodeputata racconta che negli ultimi giorni “il portavoce del governo ungherese è arrivato a inviarmi le coordinate del carcere dove progettano di rinchiudermi, mentre Orbán in persona mi ha descritto come una terrorista”. La richiesta di essere processata in Italia, sostiene la Salis, non è una mossa dell'ultimo momento: “Fin dal giorno zero di quei lunghi, terribili quindici mesi di carcerazione preventiva ho chiesto che il processo si tenesse in Italia. In un Paese civile, dove vige lo stato di diritto, dove accuse e prove possono essere valutate in modo equo e trasparente, con tutte le garanzie democratiche”. Ma c'è un problema. Il reato di cui lei è accusata sarebbe stato commesso in Ungheria, non in Italia. “Ma la legge italiana prevede, in determinate circostanze, la possibilità di aprire un procedimento anche per accuse relative a fatti avvenuti all'estero”, ha replicato la Salis aggiungendo che le autorità italiane “avrebbero potuto farlo da tempo; forse non hanno voluto. Ma ora è il momento di agire”. Vi è un altro punto delicato che potrebbe rendere la richiesta dell'eurodeputata di difficile applicazione. Se la Salis non rinuncia all'immunità come si fa a processarla in Italia? Su questo la Salis ha spiegato che potrebbe essere processata nel nostro Paese “dove godo della stessa immunità dei parlamentari italiani, che non impedisce affatto l'avvio di un procedimento penale”. “Lo prevede- ha proseguito- l'articolo 9 del protocollo 7 sull'immunità dei parlamentari europei”. La Salis quindi si appella a Giorgia Meloni affinché intervenga. “Sono convinta che il governo sia in grado di far sì che il processo avvenga in Italia, secondo le garanzie del diritto, in modo che possa portare a una sentenza giusta”.
CONTINUA A LEGGERE
1
0
0
Guarda anche
Il Tempo
11:07