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Politica
Un voto salva Ilaria Salis, confermata l'immunità. L'eurodeputata: "Segnale positivo, ho p...
Ieri 23-09-25, 14:37
AGI - La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell'immunità all'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis. I contrari sono stati 13 e i favorevoli 12. La votazione finale si terrà in plenaria nella prima settimana di ottobre. Reazioni legali al voto "La commissione non ha ritenuto ci fossero le condizioni per un processo giusto in Ungheria. È stata interpretata correttamente la normativa in tema di immunità parlamentare". Lo ha detto l'avvocato Mauro Straini, legale italiano insieme al collega Eugenio Losco di Ilaria Salis, in merito al voto della commissione affari giuridici dell'Europarlamento che ha bocciato la richiesta di revoca dell'immunità all'eurodeputata di Avs. "Non si poteva non tener conto di alcuni dati oggettivi e di alcune problematiche che ci sono in Ungheria per quanto riguarda la violazione dello stato di diritto. Non può essere garantito in un caso così politico un processo equo in Ungheria, questo vale per la Salis e per gli stessi ungheresi - ha aggiunto Losco -. Sono questioni fondamentali ed è giusto che la commissione le abbia riconosciute. Questo è un primo passo, il voto vero e proprio sarà espresso dall'assemblea plenaria il 7 ottobre". La posizione di Ilaria Salis "Io non voglio sottrarmi al processo. Anzi, voglio essere processata. Ma non in Ungheria, dove sarebbe un processo politico, dove la sentenza è già scritta. Voglio essere processata nel mio Paese. In Italia. Io ho fiducia nella magistratura. Ho fiducia della magistratura italiana". Lo dice Ilaria Salis, in un colloquio con "Il Corriere della Sera". Richiesta di un processo equo "La mia intenzione - rileva l'eurodeputata eletta nelle liste di Avs - non è mai stata quella di sottrarmi a un processo. Rivendico, come chiunque altro, il diritto a un processo equo e giusto, con tutte le garanzie democratiche del caso. In Ungheria questo non è evidentemente possibile. Per questo la difesa della mia immunità è oggi fondamentale". Timori di persecuzione politica Salis ricorda che "negli ultimi giorni il portavoce del governo ungherese è arrivato a inviarmi le coordinate del carcere dove progettano di rinchiudermi, mentre Orbán in persona mi ha descritto come una terrorista. Revocare l'immunità significherebbe consegnarmi a una persecuzione già in atto. La mia condanna è stata di fatto sancita in anticipo dal potere politico, in un Paese dove la magistratura non è indipendente e dove verrei sottoposta, come ritorsione, a condizioni detentive disumane". Appello alla giustizia italiana "La legge italiana - sottolinea - prevede, in determinate circostanze, la possibilità di aprire un procedimento anche per accuse relative a fatti avvenuti all'estero. Le autorità italiane avrebbero potuto farlo da tempo; forse non hanno voluto. Ma ora è il momento di agire. Per questo chiedo: processatemi in Italia. Fatelo ora". Immunità e processo in Italia Ma come si fa a processarla, sia pure in Italia, se lei non rinuncia all'immunità? "Pur avendo l'immunità europea - replica Salis - io potrei comunque essere processata in Italia, dove godo della stessa immunità dei parlamentari italiani, che non impedisce affatto l'avvio di un procedimento penale".
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