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Salis rischia grosso, revoca dell'immunità a un passo: "Impossibile proteggerla"
04-06-2025, 15:03
La revoca dell'immunità è sempre più vicina. Oggi, mercoledì 4 giugno, la commissione Juri del parlamento europeo si è riunita per discutere nuovamente il suo caso e valutare se acconsentire alla richiesta arrivata dall'Ungheria di Viktor Orban. E il relatore della sua partica, lo spagnolo Vasquez Lazara (Ppe), ha annunciato che chiederà la revoca dell'immunità, in quanto non sussistono gl estremi per proteggerla. Anche soprattutto perché il presunto reato contestato all'eurodeputata di Avs risale a un periodo antecedente al suo mandato a Bruxelles. Occorre ricordare che l'eventuale revoca dell'immunità non comporterebbe la decadenza dalla carica ma solo la possibilità di riprendere il processo a suo carico, accusata di lesioni e di appartenere alla cosiddetta «Banda del Martello». Come detto, si base non ci sono gli estremi per difendere l'immunità, che può essere invocata solo in caso di procedimenti che concernono opinioni o voti espressi nell'esercizio delle funzioni o in caso di fumus persecutionis, ossia laddove vi sia un intento sotteso al procedimento di impedire un libero espletamento della funzione parlamentare, ledendo così lo stesso parlamento. Ma la Salis non era deputato, non era una politica, non era nemmeno candidata. Il relatore del caso di Salis nella prossima seduta presenterà unj report che includerà alcune opzioni, con una generale riserva di controllare come andrà il processo nei suoi confronti. La relazione verrà presentata alla prossima riunione utile della Juri. Il relatore ha tenuto a precisare che non è compito della Juri, nei casi di immunità, valutare la qualità dello Stato di diritto in uno Stato Ue. Ovviamente, le sinistre hanno protestato. Ma la strada pare tracciata.
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