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Sardegna, cartello choc anti Israele: "I criminali non sono benvenuti"
25-07-2025, 11:01
Siamo davanti all'ennesimo caso di antisemitismo: il cartello scioccante comparso in Sardegna dovrebbe far prendere una posizione netta, chiara e decisa a tutte le istituzioni. Un cartello su cui campeggia la scritta “World Criminals are not welcome in Sardegna and can persecute by law” accompagnato dall'#freepalestine e #stopgenocide. Il tutto scritto in ebraico e inglese, con un simbolo di una fetta d'anguria (ricorrente nella simbologia palestinese, che denota il sostegno al popolo palestinese) ed è apparso contestualmente alla protesta da parte degli attivisti di A Foras per l'arrivo in Sardegna di Ron Dermer, il Ministro degli Affari Strategici del governo per discutere della situazione in Medio Oriente. La parola che dovrebbe far più paura è “perseguitati”, soprattutto per un popolo come quello ebreo che ha subito una vera e propria caccia che sembra non volersi fermare. Corsi e ricorsi storici che tornano alla mente e che, dopo il caso di Valencia, dove dei bambini sarebbero stati cacciati da un aereo perché intonavano un coro in ebraico, non può essere accompagnato dal silenzio di una sinistra che finge di non vedere. Nemmeno un mese fa era stata esposta a Milano la scritta “ Israeli not welcome” (gli israeliani non sono benvenuti), un fatto per cui nessuno si è indignato se non gli esponenti della coalizione di centrodestra e dell'opposizione locale. Ma se gli oppositori di Netanyahu continuano a sostenere che il problema sia solo nei confronti del governo, perché allora a essere inseguiti, attaccati e minacciati sono anche e soprattutto dei normalissimi cittadini che dovrebbero avere tutto il diritto di andare in vacanza senza sentirsi estranei nella propria terra?
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