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Scandalo tax-credit, al vaglio quasi 200 film. Cinque i fascicoli aperti dai pm
Oggi 12-09-25, 07:47
La procura di Roma ha aperto cinque diversi fascicoli su finanziamenti pubblici concessi sotto forma di credito d'imposta a quasi duecento tra film realizzati e progetti cinematografici, e una persona è indagata nell'ambito di uno di questi. Si tratterebbe del titolare di una casa di produzione. Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di finanza si concentrano su presunte irregolarità nella concessione e dell'uso del sistema del tax credit del settore audiovisivo. L'inchiesta ha preso le prime mosse dopo gli accertamenti legati al caso di Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, presunto regista e autore del duplice omicidio di giugno, il quale avrebbe ucciso la sua compagna, Anastasia Trofimova, e la figlioletta di undici mesi, Andromeda, ritrovate senza vita a Villa Pamphili. Kaufmann, che si era presentato come autore di un film dal titolo "Stelle della Notte", mai giunto nelle sale, avrebbe ottenuto indirettamente 800.000 euro di credito fiscale. Nel mirino degli inquirenti diverse società di produzione che avrebbero usufruito di benefici fiscali, tra cui la "One More Pictures", fondata e guidata fino a pochi mesi fa da Manuela Cacciamani, oggi amministratrice delegata di Cinecittà Spa, controllata dal Ministero dell'Economia. Il Ministero della Cultura ha invece già risposto alle richieste della Guardia di finanza, consegnando tutta la documentazione relativa ai fondi erogati negli ultimi anni, comprese le pratiche gestite dalle aziende sospettate di aver indebitamente beneficiato del meccanismo di agevolazione fiscale. Uno dei fascicoli aperti dagli inquirenti riguarderebbe Andrea Iervolino, il produttore che avrebbe ottenuto agevolazioni per circa 100 milioni e che il 16 giugno scorso è stato ricevuto in Vaticano, insieme ad Al Pacino, da Papa Leone XIV. Iervolino sta realizzando in Italia il film "The Brothers", sulla storia dei fratelli Maserati. Mentre tra i circa duecento film prodotti tra il 2020 e il 2024 che avrebbero beneficiato del tax credit per una spesa di oltre 350 milioni di euro, ci sarebbero titoli come "Fast & Furious 10", "The Equalizer 3" ma anche gli italiani "Il sol dell'avvenire" di Nanni Moretti e "Finalmente l'alba" di Saverio Costanzo. Per la maggior parte dei casi finiti nei faldoni, non ci sarebbero, almeno per ora, nomi di indagati e ipotesi di specifici reati. In alcuni fascicoli, però, si ipotizza «truffa, frode finanziaria», e reati contro la pubblica amministrazione. Il ministero della Cultura avrebbe già passato alla Guardia di finanza più di centoventi titoli di opere cinematografiche su cui fare piena luce per un ammontare di circa 200 milioni di agevolazioni. E poi c'è l'ultimo fascicolo aperto, anche in questo caso senza indagati, dopo la denuncia del deputato Gaetano Amato (M5S). Si tratta di quello sui contributi alla "One More Pictures" società legata in passato all'attuale Ad di Cinecittà Spa.
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