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"Schiaffo all'Italia", Pietrangeli durissimo con Sinner: il sospetto sul forfait
Ieri 20-10-25, 19:10
Un fulmine a ciel sereno ha scosso il tennis azzurro a poche settimane dalle Final 8 di Coppa Davis che si terranno a Bologna dal 18 al 23 novembre. Jannik Sinner, numero due al mondo e trascinatore dell'Italia nelle ultime due edizioni vinte, ha annunciato ufficialmente la sua rinuncia alla maglia azzurra. La decisione, maturata con il suo team, è dettata da esigenze di programmazione in vista della prossima stagione. Ai microfoni di "Sky Sport", infatti, l'altoatesino ha motivato la sua scelta, definendola sofferta ma necessaria: "Quest'anno io e il mio team abbiamo deciso così. E' stata una scelta non semplice. Dopo le Atp Finals di Torino l'obiettivo è partire col piede giusto nel 2026 in Australia. Una settimana sembra una banalità ma non lo è. Perché in quei giorni fai una preparazione 'lunga'". Sinner ha voluto comunque ribadire il suo attaccamento alla competizione, ricordando i successi recenti: "Nel 2023 e nel 2024 l'abbiamo vinta la Davis; era importante vincerla, ma quest'anno abbiamo deciso così", ha concluso l'azzurro. La notizia della rinuncia di Sinner ha innescato una veemente reazione da parte di Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano e vincitore della Coppa Davis nel '76, che non ha nascosto il suo disappunto. Intervenuto al telefono con l'ANSA, Pietrangeli ha bollato la decisione come un grave segnale per l'intero movimento: "È un grande schiaffo al mondo sportivo italiano", aggiungendo: "Non capisco quando parla di scelta difficile, deve giocare a tennis mica fare una guerra". Dichiarazioni forti da parte dell'ex campione, che ha concluso con un'amara riflessione sull'aspetto economico: "Spero che durante la Davis poi non vada a giocare da qualche altra parte... Oggi il mondo è troppo pieno di soldi. Il cuore lo lasciano da parte…". A smorzare i toni è intervenuto Corrado Barazzutti, ex capitano di Davis, che ha offerto una prospettiva più indulgente. Al microfono di "Radio1 Sport Rai", Barazzutti ha esordito con un confronto generazionale: "Cinquant'anni fa sarebbe stato impensabile rifiutare una convocazione per rappresentare l'Italia in Coppa Davis? Non credo, ma io parlo a titolo personale. Per quanto mi riguarda ho sempre giocato, a meno che non avessi problemi fisici che mi impedissero di farlo". Tuttavia, ha espresso pieno rispetto per Sinner: "Siamo di fronte a una scelta assolutamente rispettabile", ha continuato l'ex capitano. "Negli ultimi anni Sinner ha dato la sua disponibilità a giocare e negli ultimi due Jannik è stato decisivo per la conquista della Coppa. Se per qualsiasi ragione Sinner quest'anno decide di non rispondere alla convocazione, la scelta va rispettata, considerando soprattutto quello che ha fatto e sta facendo per l'Italia", ha detto. E poi ha concluso: "Ha dimostrato più di una volta il suo attaccamento alla maglia della Nazionale quindi se un anno rinuncia, be' non vedo perché non rispettare questa decisione". La replica attesa a queste forti dichiarazioni, da parte di Sinner, potrebbe non arrivare. Quel che è certo, tuttavia, è che ad oggi il campione ha ben chiari i suoi obiettivi.
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