s

Scontro tra alleati sul fisco. Lega: "Rottamare le cartelle", FI: "Aliquota Irpef al 33%"
17-02-2025, 07:46
«Il ceto medio si aiuta con la rottamazione delle cartelle: libererebbe dall'angoscia dell'Agenzia delle Entrate oltre 23 milioni di italiani. Altre misure ipotizzate nelle ultime ore, invece, nel concreto garantirebbero una mancetta da poco più di 36 euro al mese per 1,7 milioni di cittadini. Conti alla mano, la Lega è pronta a discutere con gli alleati con la convinzione di proporre la soluzione migliore e più concreta». Così una nota della Lega. Nota a cui hanno replicato gli alleati di Forza Italia precisando però, con il presidente dei senatori azzurri Maurizio Gasparri, che «non c'è nessun contrasto nel centrodestra sulle politiche di riforma fiscale». Per gli azzurri è fondamentale raggiungere tutti gli obiettivi che la coalizione si è prefissata. Per Forza Italia ovviamente la priorità è la riforma dell'Iperf. «E per questo abbiamo individuato le risorse che ci potranno consentire di ridurre dal 33 al 35% l'aliquota Irpef per i redditi fino a 60.000 euro. Questo obiettivo, che va perseguito al più presto, non è in contrasto con altre ipotesi diverse riguardanti, ad esempio, la rottamazione delle cartelle» ha precisato Gasparri. Per il segretario di Forza Italia Antonio Tajani «il ceto medio deve essere aiutato, bisogna impedire che diventi un ceto povero», ha sottolineato il ministro degli Esteri, che ha aggiunto: «La nostra azione è orientata a raggiungere questo obiettivo. Si possono utilizzare le risorse del concordato fiscale e quelle del ravvedimento operoso in scadenza fra poco più di un mese. Per quanto riguarda la rottamazione non siamo assolutamente contrari .Se ci sono le risorse ben venga. Ma prima il taglio dell'Irpef perché si tratta di un provvedimento strutturale», ha concluso Tajani. Del resto, già nei primi 11 mesi del 2024 le entrate fiscali hanno registrato un incremento di più di 7 miliardi e le entrate di natura previdenziale sono cresciute di oltre 6 miliardi. Un totale di quasi 14 miliardi che dimostra come il governo stia perseguendo sia gli obiettivi di una maggiore equità, con un alleggerimento complessivo della pressione fiscale, sia quelli di un miglioramento del saldo dei conti pubblici. «Pertanto, andiamo avanti verso la ulteriore riforma dell'Irpef. Forza Italia è in campo con un grande spirito di squadra, ma con forte determinazione» ha sottolineato Gasparri. Più dura la replica alla nota della Lega di Alessandro Cattaneo, responsabile Dipartimenti di Forza Italia. «I conti non tornano. «Innanzitutto dobbiamo capire di che cifra avremo a disposizione e il MEF certamente farà chiarezza. Qualunque essa sia non comprendo come possa essere definita una mancetta per 1,7 milioni di cittadini mentre risulterebbe una liberazione dall'angoscia per 23 milioni di persone (il taglio dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% fino a 60mila euro lordi annui, ndr). Se la cifra è la stessa e la si mette a disposizione di 10 volte i contribuenti e sarà 10 volte meno impattante». Sull'argomento è intervenuta anche Elly Schlein che ha dichiarato come «sull'abbassare le tasse al ceto medio e sul lavoro siamo tutti d'accordo. Tant'è che nessuno di noi ha contestato il taglio del cuneo fiscale. Poi però la destra scappa quando si tratta di capire che non è un tabù se a livello europeo, vista la volatilità del capitale, si appoggia una idea che Lula e altri hanno portato a livello internazionale, cioè tassare i super ricchi. Stiamo parlando di questo, non di toccare il ceto medio o di toccare le case. Allora a livello europeo una discussione del genere per noi non è un tabù».
CONTINUA A LEGGERE
6
0
0
Il Tempo
Ieri, 23:46
Trump balla al Cpac, il vertice dei Conservatori americani
Il Tempo
Ieri, 23:00