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Se la Flotilla è più importante di Gaza. Paragone: il loro vero obiettivo
14-09-2025, 19:14
L'altra sera ospite a 4 di Sera ho detto che la Flotilla è una splendida operazione di propaganda politica, studiata nei dettagli e che non ammette disturbatori. Sarebbe bastato che tre o quattro parlamentari della maggioranza si unissero a quelli del centrosinistra e del Movimento e la maschera dei buonisti sarebbe caduta. Io, se fossi stato ancora in Senato, ci sarei salito. Sarei andato col mio zainetto e con tanto di diretta social mi sarei presentato: sono pronto per salpare con voi, mi metto a disposizione della causa umanitaria, cioé consegnare cibo e medicinali e quant'altro serve alla popolazione stremata. Perché è quello l'obiettivo, no? No, quell'obiettivo c'è ma è accessorio rispetto al principale, cioè guadagnare il consenso trasversale di chi solidarizza con i civili palestinesi massacrati e umiliati. Com'era prevedibile infatti, nel corso della puntata il tema si era spostato dalle vere vittime del massacro di Gaza al protagonismo della Flotilla, questo esercito di buoni samaritani col vestito da marinaretti, moderni calimeri che il governo ha lasciato scoperti di protezione o di chissà quali immunità. Ecco perché i parlamentari del centrodestra - secondo me - avrebbero dovuto salire e farsi cacciare (perché sarebbe finita così) per incompatibilità. Esattamente com'è successo con la giornalista della Stampa, Francesca Del Vecchio, espulsa perché non avrebbe rispettato le regole d'ingaggio o chissà quali accordi. Ovviamente l'eco che avrebbe assunto l'espulsione dei parlamentari di centrodestra sarebbe stato superiore perché avrebbe evidenziato l'ipocrisia di fondo: essere lì per fare propaganda politica. Una propaganda costosa della quale non è dato conoscerei finanziatori e nemmeno tutte le cifre. Forse la Del Vecchio nel corso della missione magari ci avrebbe raccontato qualcosa anche su questo ma non le sarà possibile dopo l'ostracismo emanato dall'esercito dei Buoni. «Non possiamo fidarci di te», le dicono. E io penso: chissà cosa avrebbero detto ai parlamentari di centrodestra se fossero saliti. «Sei una giornalista pericolosa, hai detto al mondo dove si tiene il nostro corso (...) Sei pericolosa. Il tuo giornale ci ricopre tutti i giorni di m***a». Ecco, la verità: la sicurezza e tutto il resto sono scuse senza senso, la loro messa cantata non può essere disturbata, la loro liturgia settaria non può essere criticata. La Flotilla diventa - absit iniuria verbis - una specie di Scientology, nel senso che il fanatismo impedisce di vedere altro; è una «chiesa» da preservare e nessuno si può permettere critiche. In questo senso la Flotilla soverchia la missione perché lei stessa è «missione» e «missionari» assieme. Nessuno può salire se non coloro che diventano «adepti» della chiesa. La cacciata della giornalista dimostra che non si deve raccontare «altro» se non «quello» e lo conferma l'accusa per cui «Sei pericolosa. Il tuo giornale ci ricopre tutti i giorni di m***a»: è lì la ragione della cacciata. La Flotilla è più importante di Gaza. Ps. A conferma di quel che ho scritto, sono certo che seguirà querela. Accetto scommesse.
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