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Sentenza "due mamme", Pro Vita & Famiglia: "Bugia esistenziale per i bambini"
Oggi 22-05-25, 13:26
La sentenza depositata oggi, con cui la Consulta ha stabilito che è "incostituzionale il divieto per la madre intenzionale di riconoscere come proprio il figlio nato in Italia da procreazione medicalmente assistita legittimamente praticata all'estero", certifica "il falso e incatena migliaia di bambini a una bugia esistenziale: nessuno è figlio di due donne, tutti abbiamo anche un padre, ma il business della Pma fa sparire questa figura, fondamentale per il figlio, dietro compenso economico per esaudire i desideri egoistici degli adulti di avere un figlio a tutti i costi". A dichiararlo, in una nota, Pro Vita & Famiglia Onlus. "È gravissimo che i giudici, violando le prerogative del Parlamento, abbiano deciso di legalizzare il furto del papà, una ferita esistenziale che viola i diritti fondamentali dei minori", ha commentato l'associazione che opera in favore dei bambini, delle madri e dei padri. La sentenza "appare anche schizofrenica, se si considera l'altra decisione della Corte, del tutto giusta e ovvia, di ritenere costituzionalmente legittimo il divieto di accesso alle tecniche di procreazione artificiale, in Italia, per donne single, al fine di 'non avallare un progetto genitoriale che conduce al concepimento di un figlio in un contesto che, almeno a priori, esclude la figura del padre'; - ha continuato Pro Vita & Famiglia - è esattamente lo stesso contesto generato dal ricorso alla Pma all'estero, che però dopo la sentenza di oggi della Corte subirà senz'altro un tragico incremento". La Corte Costituzionale, ha aggiunto, "si conferma un organo incapace di rispettare i limiti e i confini del proprio ruolo istituzionale, invadendo ancora una volta il campo di azione politica del legislatore per promuovere un'agenda progressista e radicale sotto il falso pretesto della difesa dei cosiddetti 'nuovi diritti'".
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