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Sparatoria a Monreale, parla un testimone: "Tavoli per aria, gente che gridava"
Ieri 27-04-25, 14:23
"In pochi istanti non si è capito più niente". Sono queste le parole con cui un testimone della sparatoria avvenuta la scorsa notte a Monreale racconta gli attimi successivi alla rissa, scoppiata tra un gruppo del paese arabo normanno e uno di Palermo e finita con la morte di Massimo Pirozzo, Salvatore Turdo e Andrea Miceli. Il ragazzo, ancora scosso, ha provato a mettere in fila i fatti e a esternare le sensazioni provate parlando con l'Adnkronos: "Tavolini che volavano per aria, gente che gridava, ragazzine impaurite che piangevano a dirotto. E ancora bottiglie che venivano lanciate. È stato orribile...", ha detto. "Ero con i miei amici per bere qualcosa - ha raccontato - quando è successo di tutto. Io non ero vicinissimo, ma ho sentito le urla, le bottiglie che si rompevano, e poi ho sentito gli spari. Sembravano fuochi d'artificio. In pochi istanti sono scappati tutti. Sembrava il finimondo". La sparatoria è avvenuta davanti ad almeno un centinaio di testimoni, che in quel momento affollavano piazza Duomo e via Benedetto D'Acquisto, la strada dove è avvenuto il triplice delitto. Secondo una prima ricostruzione, tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti a una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza: uno dei protagonisti dell'aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare.
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