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"Stasi innocente, lo capisce anche un cretino", Feltri a valanga sui giudici
Ieri 21-05-25, 19:28
Da sempre Vittorio Feltri sostiene l'innocenza di Alberto Stasi, in carcere con una condanna definitiva per l'assassinio della fidanzata Chiara Poggi a Garlasco, il 13 agosto del 2007. La nuova inchiesta che vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, potrebbe ora riscrivere la storia giudiziaria del caso. Sulle nuove evidenze emerse nelle ultime settimane, il direttore editoriale de Il Giornale intervistato dal Tg4 spiega che "questi nuovi elementi sono ancora tutti da verificare. Io credo che ci siano molte chiacchiere e poco sugo, però può darsi che si riesca anche a trarre qualche elemento che possa contribuire a chiarire una volta per tutte questa indagine che prosegue da 18 anni". Ma la "cosa comunque che rimane indelebile" è che Stasi "si è fatto 16 anni di carcere senza una prova, così come aveva stabilito il tribunale di primo grado a suo tempo e così come aveva stabilito il processo di secondo grado. Mancavano le prove per accusare il povero ragazzo il quale invece è stato poi condannato lo stesso in Cassazione, e qui c'è tutta l'assurdità della nostra magistratura che in terzo grado dà dei deficienti ai giudici di secondo grado e di primo grado", attacca Feltri. Purtroppo pensare di arrivare alla verità "a distanza di 18 anni è quantomeno velleitario. Io mi auguro che ci riescano, coloro i quali indagano adesso, ma mi interessa soprattutto che si affermi l'innocenza" di Stasi continua Feltri. Il bocconiano "ha pagato per ciò che non ha fatto, non esiste una prova che lui sia stato un assassino eppure sia fatto la galera. Questo è lo scandalo, è lo scempio che è stato commesso". Senza contare che "dopo 18 anni è impossibile trovare l'assassino vero, lo capisce anche un cretino". Ma "Alberto Stasi è un innocente, anche un cretino lo capisce che è innocente, basta guardare le carte, cosa è successo durante le indagini iniziali, si capisce subito che non c'entra niente, invece lo hanno condannato ed è tuttora considerato un assassino, questo è vergognoso", attacca il direttore. Adesso molti sono della stessa idea. "Oggi lo sostengono tutti, arrivano adesso, dopo 20 anni, ma ho capito immediatamente che non c'entrava niente, perché l'ho interrogato, perché conoscevo il suo primo legame, perché ho guardato le carte, perché ho letto tutte le stupidaggini che sono state scritte contro di lui e per cui ho capito che lui era innocente", conclude Feltri.
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