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Teheran minaccia Usa, Francia e Regno Unito. Putin sente Trump: "Pronto a mediare"
Ieri 14-06-25, 22:06
Dopo l'attacco iraniano avvenuto nella tarda serata di venerdì che ha causato 3 morti e oltre 80 feriti in Israele, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha avvertito che "presto" i caccia dell'aeronautica militare dello Stato ebraico "sorvoleranno i cieli di Teheran" e colpiranno "ogni sito e ogni obiettivo del regime degli Ayatollah". "Teheran brucerà" se continuerà a lanciare missili, ha minacciato il ministro della Difesa Israel Katz, mentre l'Idf ha confermato che quello iraniano è ormai "il principale campo di combattimento di Israele". Quello di Gaza è diventato "secondario", anche se resta fermo l'obiettivo di "riportare indietro gli ostaggi il più rapidamente possibile". Sarebbero 20 gli alti comandanti militari di Teheran uccisi dall'inizio degli attacchi. Israele avrebbe attaccato anche il quartiere dove si trovano la residenza della Guida Suprema, Ali Khamenei, e il complesso presidenziale. Secondo Netanyahu, l'operazione militare israeliana ha "il chiaro sostegno" del presidente americano Donald Trump. "Il nostro nemico è il vostro nemico", ha detto nel messaggio di auguri al tycoon per il suo 79esimo compleanno, "abbiamo a che fare con qualcosa che prima o poi ci minaccerà tutti. La nostra vittoria sarà la vostra vittoria". La questione iraniana è stata al centro anche di un colloquio fra Vladimir Putin e Donald Trump. I due leader hanno parlato per 50 minuti, ha reso noto il Cremlino, affermando che il presidente russo ha "condannato l'operazione militare israeliana" e ha espresso "seria preoccupazione per la possibile escalation del conflitto, che avrebbe conseguenze imprevedibili sull'intera situazione nella regione mediorientale". Allo stesso tempo Putin ha affermato che la Russia è pronta a "mediare" fra Israele e Iran. È invece ufficialmente saltato il round di colloqui sul nucleare iraniano fra Usa e Iran che era in programma domenica in Oman. A renderlo noto è stato il ministro degli Esteri omanita. Il titolare della diplomazia iraniana, Abbas Araghchi, ha affermato che i colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti sarebbero "ingiustificabili" dopo gli attacchi israeliani contro il suo Paese, dato che i raid sono stati il "risultato del sostegno diretto di Washington". Mentre il presidente Masoud Pezeshkian ha precisato che immaginare che l'Iran siederà al tavolo delle trattative "mentre il regime sionista continua i suoi attacchi è una falsa idea". L'esercito iraniano, da parte sua, ha fatto sapere di essere pronto a colpire Israele con "2.000 missili", un attacco che sarà "almeno 20 volte" più grande del precedente. "Le continue aggressioni sioniste incontreranno una risposta più severa e potente da parte delle forze armate iraniane", ha rimarcato Pezeshkian. L'Iran avrebbe anche messo in guardia Stati Uniti, Regno Unito e Francia dall'aiutare Israele a fermare gli attacchi iraniani. In tal caso, riportano i media di Teheran, la Repubblica islamica sarebbe pronta a colpire le basi di questi Paesi nella regione. Il presidente francese Emmanuel Macron ha telefonato personalmente a Pezeshkian, invitandolo a "tornare rapidamente al tavolo delle trattative" sul nucleare per raggiungere un accordo, che "è l'unico modo possibile per disinnescare la situazione", mentre il premier britannico Keir Starmer ha reso noto che sta spostando nell'area risorse militari, compresi jet.
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