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"Tregua in Ucraina un vicolo cieco". Mosca non vuole negoziati e gela tutti
26-12-2024, 12:18
La Russia non vuole una tregua in Ucraina e non lo nasconde. «Un cessate il fuoco è un vicolo cieco», la dichiarazione del ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, in una intervista a giornalisti russi e stranieri. «Sulla questione molto è stato detto. Ne ha parlato anche il Presidente russo. Negoziati inutili non sono quello che vogliamo», ha detto il fedelissimo di Vladimir Putin, sottolineando che «l'obiettivo di una tregua è quello di prendere tempo per continuare a inondare l'Ucraina di armi e consentire alle forze ucraine di raggrupparsi, di mobilitare personale e via discorrendo. Abbiamo bisogno di accordi vincolanti, definitivi, e con valore giuridico». Lavrov ha poi svelato che la Russia ha ricevuto proposte dalla Francia per stabilire un dialogo sul conflitto in Ucraina, senza la partecipazione di Kiev. «Più volte - le parole di Lavrov - ci sono state richieste da parte dei nostri colleghi francesi attraverso canali chiusi. ‘Aiutiamo, stabiliamo un dialogo sulla questione ucraina, comunque, senza l'Ucraina'». Il ministro ha osservato che tali segnali da Parigi sono arrivati come se violassero la regola occidentale secondo cui «non una parola sull'Ucraina senza l'Ucraina». E allo stesso tempo, la Francia è l'iniziatore dell'invio di forze di pace in Ucraina e sta addestrando i soldati delle forze armate ucraine, ha ricordato Lavrov. «Un comportamento così ambiguo non ispira il desiderio di prendere sul serio ciò che sta accadendo su iniziativa dei nostri colleghi francesi», ha rimarcato. Lavrov ha infine concluso il discorso affermando che Mosca spera che l'amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump analizzi le cause alla radice del conflitto ucraino ed è pronta a consultazioni per spiegare la propria posizione. Le dichiarazioni di Keith Kellogg, nominato da Trump inviato speciale in Ucraina, secondo cui gli accordi di Minsk sono stati «un tentativo fallito» di risolvere il conflitto, suggeriscono che «deve ancora approfondire il dossier ucraino. «Forse, il signor Kellogg dovrebbe esaminare la questione in modo più dettagliato. Gli accordi di Minsk non sono stati un tentativo, ma una decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che è stata calpestata», la puntura di Lavrov.
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