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Trump e Putin verso il vertice in Alaska. La via per un accordo sull'Ucraina
Oggi 14-08-25, 20:09
Tutto pronto per il summit di Ferragosto fra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska. Ad Anchorage, nella base Elmendorf-Richardson, saranno le 11.30 di mattina (le 21.30 in Italia) quando il faccia a faccia prenderà il via. A circa due anni e mezzo dall'invasione russa dell'Ucraina, la speranza di Trump è quella che l'incontro porti a una svolta per la fine della guerra. E il suo obiettivo principale, secondo quanto ha chiarito nella call di mercoledì con gli alleati europei e Volodymyr Zelensky, è di ottenere un cessate il fuoco. Secondo i dettagli diffusi dal Cremlino, prima ci sarà un bilaterale in presenza solo degli interpreti, poi invece l'incontro si estenderà alle delegazioni. Al termine, una conferenza stampa. Mosca ha parlato di punto stampa congiunto dei due presidenti e la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha precisato che i giornalisti potranno porre loro domande. Ma successivamente Trump ha evocato l'ipotesi di una conferenza stampa in solitaria se l'incontro non dovesse andare bene. Leavitt ha evocato l'uso di sanzioni "se necessario": Trump "ha a disposizione molti strumenti", tra cui "le sanzioni, ma "ha sempre affermato che la diplomazia e la negoziazione sono la sua via principale". Alla vigilia del summit - mentre Zelensky veniva accolto a Londra dal premier britannico Keir Starmer con un abbraccio caloroso, a ribadire il fare quadrato degli alleati intorno all'Ucraina - Putin ha rotto il silenzio e ha elogiato Trump, riconoscendogli "sforzi piuttosto energici e sinceri". Nel resoconto della colazione di lavoro Zelensky-Starmer fornito da Downing Street, si parla del meeting in Alaska come di "una concreta chance di progresso", ma "a patto che Putin agisca per dimostrare di essere serio sulla pace". Il leader del Cremlino, nel suo messaggio della vigilia, ha auspicato "accordi che siano di interesse per tutte le parti coinvolte in questo conflitto". E ha fatto anche un passo più in là, ventilando l'ipotesi di accordi con gli Usa sul controllo delle armi nucleari, intese che potrebbero portare "condizioni di pace a lungo termine fra i nostri Paesi, in Europa e nel mondo intero". Dal canto suo, Trump ha suggerito che il suo obiettivo sia quello di procedere verso un incontro trilaterale con Volodymyr Zelensky, parlando di "tre diverse sedi" sul tavolo, inclusa la possibilità di "restare in Alaska". Ha affermato che ritiene che Putin sia "convinto che farà un accordo" sull'Ucraina. "Penso che lo farà", ha detto, aggiungendo però che c'è un "25% di possibilità che questo incontro non abbia successo". Se l'incontro sarà negativo, ha dichiarato il presidente Usa, "non chiamerò nessuno, me ne andrò a casa... Ma se sarà positivo, chiamerò il presidente Zelensky e i leader europei". Il Cremlino, intanto, oltre a elogiare "l'approccio senza precedenti" di Trump, ha fatto sapere che dopo il summit "non è previsto alcun documento sui risultati". Sul tavolo, secondo quanto riferito da Mosca, ci sarà sì la risoluzione della crisi ucraina, ma anche altro. In particolare la cooperazione economica fra Usa e Russia. Secondo il Telegraph, Donald Trump sarebbe intenzionato a offrire a Putin l'accesso a minerali e terre rare per incentivarlo a porre fine alla guerra in Ucraina. Per quanto riguarda il conflitto, il Times sostiene che Russia e Usa avrebbero discusso di uno scenario che ricalchi quello della Cisgiordania occupata da Israele, nell'ambito del quale la Russia avrebbe il controllo militare ed economico della parte dell'Ucraina attualmente occupata. L'idea sarebbe stata sollevata settimane fa durante le discussioni tra Steve Witkoff, inviato di Trump, e i suoi omologhi russi. Secondo questo modello, i confini dell'Ucraina non cambierebbero. Stando alla Nbc, in ogni caso, il tycoon avrebbe rassicurato i leader europei che non intende discutere con Putin di eventuali divisioni territoriali.
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