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Video rubati a casa De Martino. Il Garante vieta la pubblicazione
Oggi 19-08-25, 08:32
Hacker professionisti si sono introdotti nel sistema di videosorveglianza dell'abitazione romana della compagna di Stefano De Martino rubando i video e pubblicandoli in rete, su siti internet e chat di messaggistica. La reazione del conduttore televisivo è stata tempestiva. Denunce sono state depositate dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, oltre che alla polizia di Porto Cervo alla procura di Roma competente per territorio. Si tratterebbe di un video e alcune immagini che verosimilmente uno o più hacker hanno rubato introducendosi illegalmente nel sistema di videosorveglianza interno dell'abitazione violando la privacy e poi diffuso illecitamente. L'azione legale, fanno sapere i due penalisti, si estenderà anche a tutti coloro che avranno contribuito a diffondere il video condividendolo e nei confronti di chi ha diffuso commenti offensivi e conserva tali dati personali altrui senza consenso. «Dopo le nostre denunce abbiamo contezza che già un centinaio di utenti ha cancellato video/foto dai propri device - dice l'avvocato Angelo Pisani - per evitare gravi conseguenze giudiziarie e di pagare salati danni. Ricordo che chiunque detenga questo materiale è passibile di denuncia penale e richiesta di risarcimento. Con i dati personali non si scherza, troppi pericoli e problemi». Sul caso è intervenuto anche il Garante della Privacy che in una nota ha annunciato di aver «ordinato l'immediata limitazione definitiva del relativo trattamento, disposta nei confronti di chiunque abbia divulgato i predetti filmati; il Garante ha, inoltre, adottato un provvedimento di avvertimento circa il carattere presumibilmente illecito di ogni eventuale ulteriore diffusione dei medesimi filmati». Il Garante, che nel frattempo ha avviato un'istruttoria in merito all'accaduto e «all'esito della quale si riserva ogni opportuno provvedimento sia di natura sanzionatoria che correttiva» nei confronti di coloro che risultassero responsabili delle violazioni accertate, ricorda che «la divulgazione di contenuti che riguardano la sfera personale ed intima, anche di personaggi noti, è suscettibile di determinare un pregiudizio grave e irreparabile per i soggetti coinvolti». Gli eventuali risarcimenti fanno sapere i legali di De Martino - saranno devoluti in beneficenza a favore dei bambini e per iniziative contro il cyberbullismo.
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