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Violenze contro l'occidentalizzazione, 14enne costretta a portare il velo e a lasciare gli studi
12-04-2025, 10:40
"Colpevole" di voler sposare lo stile di vita occidentale e di rivendicare le libertà di una ragazza della sua età, una 14enne di origini pakistane sarebbe stata sottoposta a ripetute e gravi vessazioni fisiche e psicologiche dalla madre e dal nonno, ora indagati. La storia è emersa dalle indagini dei Carabinieri di Campagnola Emilia, in provincia di Reggio Emilia, secondo cui la minore sarebbe stata sistematicamente colpita dalla madre su istigazione del nonno, costretta allo svolgimento dei principali lavori domestici e privata del telefono cellulare per impedirle di comunicare con l'esterno. Non solo: la ragazza sarebbe stata frequentemente insultata con epiteti denigratori e sottoposta a rigide restrizioni. Fin dall'età di 10 anni le sarebbe stato imposto l'uso del velo, vietato di proseguire gli studi e di iscriversi alle scuole superiori, di avere amicizie maschili, di guardare la televisione, di indossare abiti occidentali e di praticare qualsiasi attività sportiva. La vittima, infine, sarebbe stata più volte minacciata di essere riportata "per sempre" in Pakistan, nel tentativo di isolarla completamente dal contesto sociale in cui viveva. Tutto avrebbe avuto origine dalle segnalazioni provenienti dagli ambenti scolastici della scuola frequentata dalla 14enne, che avevano inviato una comunicazione urgente relativa all'alunna, evidenziando le confidenze rivelate dalla stessa ai compagni di classe e ad alcuni insegnanti relative al fatto di essere spesso picchiata in casa. La ragazza temeva anche di essere riportata in Pakistan per essere costretta a un matrimonio o fidanzamento forzato.
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